DANIELE ZANDOLI
Cronaca

Cesena, una Coppa per una stagione super. Toscano: "Ringrazierò sempre questa città"

Il tecnico presenta la gara di oggi contro la Juve Stabia, che potrebbe essere la sua ultima in bianconero. Per il trofeo basta un pareggio

Potrebbe essere l’ultimo atto della trionfale marcia di Mimmo Toscano in Romagna, di sicuro siamo ai titoli di coda di una stagione semplicemente meravigliosa che gli amanti del Cesena non dimenticheranno mai. Oggi pomeriggio si sancirà chi sarà la migliore fra le tre neo promosse dalla serie C, un trofeo chiamato pomposamente Supercoppa. Di scena al Manuzzi la Juve Stabia, vincitrice del girone meridionale, battuta sonoramente in casa dal Mantova a sua volta sconfitto in Lombardia dal Cesena.

Il Cavalluccio quindi ha la palla dello strike, basterebbe un pareggio, ma non è nel dna di questa squadra. Un trofeo che in sostanza non interessa a nessuno, ma può andare ad arricchire ulteriormente una stagione semplicemente straordinaria della truppa di Toscano. Una Supercoppa è già in bacheca, l’ha conquistata la Primavera, ora tocca ai ’grandi’.

"Complimenti vivissimi ai ragazzi della Primavera – comincia Toscano alla vigilia – . A noi mancano 90 minuti per concludere questa meravigliosa stagione e dimostrare ancora una volta cosa siamo stati in grado di costruire. Giocheremo concentrati e sul pezzo come sempre perché sappiamo che poi il risultato è la conseguenza della prestazione. Incontreremo un’altra grande squadra dopo aver affrontato il Mantova. La Juve Stabia ha compiuto un miracolo, è giunta inaspettatamente prima, senza i favori del pronostico in un girone infernale, ricco di squadre importanti ed ambiziose".

Possanzini, tecnico del Mantova, contenderà la panchina d’oro di serie C a Mimmo Toscano, sarà una gara durissima fino al filo di lana, anche se i numeri sono ampiamente a favore del tecnico del Cesena.

"Ci sono molti allenatori bravi, anche Possanzini lo è, Pagliuca (timoniere della Juve Stabia, ndr) ha espresso altre idee. La Panchina d’oro è un discorso a parte. Sono orgoglioso del lavoro dei ragazzi, dei record battuti, delle enormi soddisfazioni provate, un lavoro straordinario. Questo resta e mi rende felice".

Prestia squalificato, Shpendi e De Rose indisponibili, anche se il capitano si è allenato e vorrebbe essere in campo nonostante la distorsione a un ginocchio.

Potrebbe essere davvero l’ultima su quella panchina. "Nell’ultimo mese ho detto cose importanti, mi sono innamorato della città di Cesena, della sua gente, della tifoseria, dell’esserci stati vicini anche quando lo stadio era chiuso e i nostri tifosi se ne sono stati fuori a farci sentire il loro affetto dopo lunghe trasferte. Le decisioni non dipendono dal contratto. Oggi comunque sarò ancora l’allenatore del Cesena".