REDAZIONE CESENA

I canadesi tornano in piazza del Popolo con tamburi e cornamuse

I canadesi tornano in piazza del Popolo con tamburi e cornamuse

Finisce col sindaco che si commuove. Non era successo col Covid e nemmeno con l’alluvione, ma succede con la citazione del racconto di Agostino Forti, un uomo che oggi ha 104 anni e che la mattina del 20 ottobre 1944 era in piazza del Popolo, in mutande e canottiera, a riassaporare, tra i primi in città, l’aria della libertà. Quell’aria che portavano in spalle le truppe dell’esercito canadese che si affacciarono prudenti verso la fontana Masini in uno scenario caratterizzato da un silenzio irreale, due giorni dopo l’abbondono della città da parte dei tedeschi. Quei momenti sono stati rivissuti ieri, quando un’altra rappresentanza canadese è entrata in piazza del Popolo, questa volta suonando cornamuse e tamburi, circondata dal calore di una comunità che anche adesso, a 79 anni di distanza, ha voluto tributare il suo ‘grazie’ ha chi ha contribuito – pagando un carissimo prezzo in vite umane - alla sconfitta del nazifascismo. La delegazione canadese era composta dalla polizia di Edmonton arrivata in città per rendere omaggio al soldato Ernest ‘Smokey’ Smith, insignito della Victoria Cross, che qui riuscì a difendere la posizione presa a ridosso del fiume Savio fino al ritiro dei tedeschi. Smith venne in città nel 2004: a lui è pure dedicata una targa collocata o nel loggiato del palazzo comunale. Ieri è stato il turno delle nuove generazioni. E dei ricordi. Della commozione davanti all’immagine di Agostino Forti, che prova a rassicurare i soldati sul fatto che non ci sia più nessuno, che non ci riesce e che allora decide di andare loro incontro, finendo per essere preso in braccio, diventando il centro di una ‘grande festa’. "Era una festa – ha chiuso Lattuca, continuando a citare Forti - per la libertà riconquistata, arrivava sulle macerie e sulle migliaia di vittime che la guerra aveva portato con sé. Una festa che deve servire a ricordare che ciò che è successo non accada mai più". All’evento è intervenuta anche la presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Ines Briganti.

Luca Ravaglia