
Cyber monday
Forlì, 5 giugno 2018 - La polizia di Stato di Forlì e del commissariato di Cesena, con un'operazione lampo, ha scoperto un truffatore seriale che operava nel web, un cittadino nigeriano regolare e incensurato che è stato denunciato per truffa aggravata continuata e resistenza a pubblico ufficiale. A fine maggio, la polizia postale del Lazio ha segnalato alla squadra mobile di Forlì numerose denunce di truffe avvenute online ma realizzate sul territorio di Cesena. Le vittime, dopo aver messo in vendita su internet apparecchiatura elettronica e digitale (macchine fotografiche di valore, cellulari di ultima generazione, laptop, tablet) venivano contattate da un utente che provvedeva a definire l'acquisto e garantiva il pagamento come sicuro, attraverso il circuito paypal.
Tale acquirente, poi, per confermare l'avvenuto pagamento, inviava copia della ricevuta tramite il proprio indirizzo di posta elettronica. Il venditore, credendo veritiera l'avvenuta transazione, tramite corriere faceva recapitare la merce nella zona di Cesena.
Nell'indirizzo di consegna, infatti, era indicata sempre la stessa via, ma veniva modificato il numero civico perché, essendo la strada molto breve, il truffatore poteva farsi trovare di volta in volta nella via all'arrivo del corriere espresso. Ovviamente i dati anagrafici che forniva erano inesistenti. L'operazione di polizia è stata avviata a seguito della segnalazione di un venditore che, dopo aver spedito la merce, ha controllato il proprio conto paypal e si è accorto che non era stata accreditata nessuna somma.
Contattata l'assistenza clienti del sito paypal e fornendo l'ID ricevuto nella falsa email, ha quindi scoperto che a quel seriale non corrispondeva nessuna transazione. A quel punto ha denunciato la truffa alla polizia di Stato che si è recata nella via indicata per la consegna della merce e ha fermato il truffatore che è stato portato in commissariato a Cesena. Nella sua casa di Ravenna i poliziotti hanno trovato altro materiale provento delle medesime truffe, tra cui un cellulare ed una macchina fotografica. Oltre alle numerose schede telefoniche che di volta in volta venivano utilizzate per contattare le ignare vittime.