LUCA RAVAGLIA
Cronaca

’Per un calcio integrato’, il Cesena fa lezione. Una giornata di emozioni a Roma col ministro

I protagonisti del progetto premiati da Abodi: "Anche altre realtà dovrebberro seguire questo percorso, ad aprile ci vediamo in Romagna"

I protagonisti del progetto premiati da Abodi: "Anche altre realtà dovrebberro seguire questo percorso, ad aprile ci vediamo in Romagna"

I protagonisti del progetto premiati da Abodi: "Anche altre realtà dovrebberro seguire questo percorso, ad aprile ci vediamo in Romagna"

Il progetto ‘Per un calcio integrato’ è andato in rete anche a Roma, nella sala della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ‘campo da gioco’ nel quale ieri mattina il ministro dello sport Andrea Abodi ha incontrato le ragazze e i ragazzi che fanno parte del programma di inclusione sociale sviluppato dal Cesena Fc e giunto quest’anno alla sua settima edizione. Accompagnati dal direttore generale del Cesena Corrado Di Taranto, dal vicesindaco Christian Castorri e dall’assessora ai servizi per la persona Carmelina Labruzzo, le ragazze ed i ragazzi anima del progetto, gli istruttori e i genitori sono infatti stati accolti da Abodi, che ha potuto conoscere personalmente i protagonisti di questa iniziativa ed ascoltare le loro testimonianze legate alle tante emozioni vissute in questi anni sul campo.

Il progetto, attraverso l’attività sportiva e l’esercizio fisico, coordinate da uno staff tecnico dedicato e formato da istruttori esperti di dinamiche socio-relazionali, intende favorire l’autonomia, l’autostima e la consapevolezza dei giovani con disabilità intellettive o motorie. Alle sedute di allenamento, inoltre, partecipano anche ragazzi del settore giovanile del Cavalluccio, con l’intento di promuovere concretamente lo sviluppo della socializzazione dei partecipanti al programma, fondandosi sui valori positivi dello sport per aprire le porte a una comunità sempre più inclusiva.

L’incontro di ieri ha certificato non soltanto la crescita del progetto, che nel corso degli anni si è strutturato sempre di più, coinvolgendo anche un maggior numero di giovani atleti, ma anche la rilevanza sociale di un’iniziativa, che è stata capace di aiutare numerose famiglie nello sviluppo dell’autonomia e della socialità delle proprie ragazze e dei propri ragazzi. Al termine dell’evento, il ministro ha consegnato un attestato a tutti i protagonisti: "I profondi valori e il modello educativo sono un tratto distintivo di questo progetto che mi auguro possa proseguire nel tempo e allargare i suoi orizzonti – ha dichiarato Abodi –. Questo progetto rappresenta già una eccellenza morale: mi piacerebbe che anche altre realtà seguissero liberamente questo percorso perché sarebbe fondamentale che i ragazzi e le ragazze possano incontrare amici di altre città. Le parole in questi casi contano relativamente poco, un abbraccio, un sorriso o uno sguardo valgono molto di più. Ci vediamo ad aprile in campo a Cesena per allenarci insieme!".

"Questa iniziativa – ha aggiunto Christian Castorri – non riguarda soltanto la promozione dello sport, ma è qualcosa di più profondo e articolato che ha effetti positivi concreti verso tutte le famiglie coinvolte. Siamo felici e orgogliosi che il club calcistico della nostra città possa essere un esempio virtuoso a livello nazionale". Sul tema è intervenuto anche il direttore generale del Cesena Corrado Di Taranto: "Questo incontro rappresenta un appuntamento storico anche per tutta la comunità cittadina. Siamo profondamente orgogliosi di aver potuto presentare ‘Per un Calcio Integrato’ direttamente alla massima autorità nazionale in ambito sportivo, perché si tratta di un progetto che aiuta fattivamente i ragazzi partecipanti e le loro famiglie, nel nome dei valori più profondi e sinceri legati allo sport, quali condivisione, integrazione, passione e rispetto".