
Un intervento della polizia ripreso dall’impianto di videosorveglianza installato sui bus
Hanno aggredito e picchiato un disabile incontrato su un bus di linea, lo hanno terrorizzato per farsi dare del denaro. Credevano probabilmente di averla fatta franca, ma grazie alle immagini dell’impianto di videosorveglianza del pullman sono stati identificati e arrestati dalla polizia.
Ieri gli agenti del Commissariato di Cesena hanno eseguito due misure cautelari di custodia in carcere nei confronti di due persone accusate dell’aggressione avvenuta nel dicembre scorso. Si tratta di un italiano di 42 anni e uno straniero della stessa età, che la sera dell’11 dicembre, sulla linea numero 92 del pullman che copre la tratta Cesena/Cesenatico, avevano aggredito un passeggero fragile, di una quarantina di anni, con una disabilità riconosciuta al 100%, avendo difficoltà a deambulare, con l’intento di farsi consegnare del denaro. Gli inquirenti, dopo aver acquisito la denuncia da parte della persona offesa, hanno svolto un’intensa attività di indagine per ricostruire l’accaduto tramite la visione delle immagini registrate dall’impianto di video-sorveglianza installato sul bus. Dalle immagini riprese è emerso che i due malviventi, una volta saliti sul mezzo di trasporto pubblico, in evidente stato di alterazione psico-fisica dovuto probabilmente all’abuso di alcool, e comunque ubriachi, si sono avvicinati al passeggero, dapprima minacciandolo affinchè consegnasse loro del denaro, per poi colpirlo violentemente, in maniera assurda, con pugni al capo.
A seguito dell’aggressione la vittima aveva riportato ecchimosi alla testa per le quali era stato richiesto l’intervento del 118, portato al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena, dove era stato visitato e medicato dal personale sanitario e le ferite giudicate guaribili in 7 giorni dal personale sanitario. E’ sulla base dell’attività di indagine realizzata dalla Polizia di Stato e dei gravi indizi di colpevolezza emersi, che l’autorità giudiziaria ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari e ha, quindi, disposto la custodia in carcere per i due malviventi, considerata la gravità dei fatti e il pericolo di reiterazione dei reati. I due soggetti sono risultati, tra l’altro, pregiudicati e con a loro carico diversi precedenti penali e di polizia. Dovranno rispondere delle accuse di tentata estorsione in concorso e di lesioni aggravate.