REDAZIONE CESENA

Raccolta fondi di oltre 80.000 euro per l'innovazione medica e la ricerca contro il cancro

Il Gran Gala IOR a Cesena raccoglie fondi per l'oncologia di precisione e l'innovazione terapeutica contro i tumori.

Un’immagine della serata al teatro Verdi per la ricerca sul cancro

Un’immagine della serata al teatro Verdi per la ricerca sul cancro

Oltre 80.000 euro di raccolta fondi a favore dell’innovazione in medicina e della ricerca scientifica che porta al letto dei pazienti nuove opportunità di cura, sempre più mirate e personalizzate: la quindicesima edizione del “Gran Gala IOR" ha confermato quanto Cesena sia legata alla causa di un futuro sempre più libero dal cancro.

Erano circa 200 le persone che hanno stipato il Teatro Verdi per sostenere il lavoro portato avanti ogni giorno nei laboratori dell’Irst “Dino Amadori” Irccs: ad aggiornarle sulle nuove frontiere e sulle più promettenti prospettive della lotta ai tumori, nel corso della serata, il prof. Nicola Normanno, direttore scientifico dell’Istituto di Ricovero e Cura di Meldola. "Quello che stiamo cercando di fare è soprattutto sviluppare da una parte il programma dell’oncologia di precisione, e dall’altra cercare di apportare un’innovazione nell’approccio alle terapie, che comportino problematiche sempre minori per i pazienti, e alla diagnosi. In questo senso, la sfida del futuro è fare in modo di utilizzare o, se necessario, creare nuove tecnologie che possano servirci a anticipare l’individuazione della malattia, quando non addirittura a prevenirla. Questo è il campo su cui stiamo investendo le maggiori risorse economiche e professionali e mi fa molto piacere vedere quanto le persone della Romagna siano al nostro fianco nel perseguimento di questo obiettivo ambizioso. Sono arrivato di recente in Irst ma ho trovato da subito una realtà meravigliosa, non solo per la qualità del lavoro dei miei colleghi ma proprio per la vicinanza che la società civile e i volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo ci dimostrano".

Da sottolineare anche l’impegno delle istituzioni, da sempre al fianco dello IOR e anche ieri presenti per portare un saluto e una testimonianza di apprezzamento nei confronti dell’attività della no-profit romagnola. Tra questi Michele De Pascale, neo-Presidente della Regione Emilia-Romagna, che nonostante i tanti impegni ci ha tenuto a essere presente: "Penso che Ior e Irst rappresentino due frecce potentissime all’arco della sanità romagnola: sono due eccellenze e due grandi punti di riferimento per il territorio. I cittadini sanno che una donazione allo IOR incide concretamente nella vita delle persone, nella possibilità dei pazienti di guarire, nella umanizzazione dei reparti dei nostri ospedali, nella qualità delle cure e nella vita della comunità: per questo raccoglie tantissima generosità e, nel farlo, dimostra grande credibilità. L’ultima sfida del prof. Amadori è stata quella della prevenzione, con una struttura come il Prime Center che proprio qui a Cesena sorge e che fa cultura in questo senso: penso che aiutare lo Ior anche su questo fronte sia un obbligo morale per le istituzioni e anche per l’Azienda Sanitaria, che a sua volta dallo Ior si fa aiutare. In questo senso l’auspicio è che si realizzi in maniera definitiva quella rete oncologica romagnola, il Comprehensive Cancer Care and Research Network che lo stesso prof. Amadori vedeva come una importante opportunità per migliorare ulteriormente la qualità della presa in carico del paziente che lotta contro il cancro".