ERMANNO PASOLINI
Cronaca

"Rotonda, la nuova strada non risolverà il problema"

Dopo 16 anni di ’lotte’ per combattere l’inquinamento acustico al ’Cesare’ i cittadini sono delusi dalla decisione di costruire una nuova ’bretella’.

"Rotonda, la nuova strada non risolverà il problema"

di Ermanno Pasolini

Da sedici anni combattono contro un insopportabile inquinamento acustico provocato dalla grande rotonda del Cesare a Savignano e hanno deciso di rivolgersi direttamente al Prefetto inviandogli diverse lettere in cui spiegano la loro situazione ormai invivibile. Sono le famiglie di Giuseppe Neri e Mario Marinelli che abitano a ridosso della grande rotatoria costruita nel 2006-2007 fra l’intersezione della via Emilia ovest con via Gatteo, e via della Resistenza, la strada per Borghi e Sogliano. Poco dopo la realizzazione della rotatoria furono anche montati pannelli che secondo le due famiglie risultano però insufficienti.

Dice Mario Marinelli: "Questo rumore, continuo ed ossessivo ha provocato danni alla nostra salute. Di notte è impossibile dormire e le conseguenze sono ben immaginabili. L’Asl che ben conosce il disagio, aveva già segnalato il fatto alla vecchia amministrazione, evidenziando come avesse il dovere di trovare delle risposte in quanto la salute rimane un diritto fondamentale che va tutelato. Cosa che è poi continuata con l’attuale amministrazione. Il sindaco precedente fece una ordinanza alla Provincia per invitarla a trovare una soluzione per riportare la situazione ad un livello vivibile. Ma il colmo è che la Provincia ha fatto ricorso al Tar e il Comune non si è presentato a difendere la propria ordinanza".

Anni e anni di esposti e incontri con l’Amministrazione Comunale ma il rumore non è stato riportato ai livelli di accettabilità, rimpallandosi responsabilità e competenze. "Nel 2011 - continua Marinelli - a nostre spese abbiamo richiesto a un perito, specialista certificato in acustica di livello nazionale una relazione relativa a una proposta di risanamento. Il piano proponeva interventi di costo modesto che potevano risanare l’inquinamento acustico e far rientrare i livelli di emissione del rumore nei limiti di legge, limiti obbligatori per la pubblica amministrazione come innalzamento dei pannelli esistenti, dissuasori, cartelli stradali indicatori della velocità del veicolo in transito".

Il problema è che la Provincia ha sempre scaricato sull’Anas, ente che era proprietario della strada che però da un anno è del Comune. "Il Comune davanti a documenti incontrovertibili come i referti acustici effettuati dall’Arpa che dimostrano un notevole superamento dei limiti di legge e le richieste dell’Asl, già anni fa avrebbe dovuto attivarsi per tutelare i cittadini e il territorio. Invece oggi risponde che l’intenso traffico verrà diminuito con la realizzazione in corso della nuova bretella che collega San Giovanni in Compito al casello dell’A14 Valle del Rubicone. Per me una strada inutile che non porterà a un calo del traffico".