
Gli scavi del Capitolium sarsinate sono ricominciati una decina di giorni fa
E’ rispartito lunedì 16 giugno il cantiere dell’area del grande Capitolium Sarsinate, dopo una sosta causata dalle recenti piogge intense. La ripresa degli scavi, condotti dalla cooperativa archeologica In Terras, con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, è l’ultima fase delle indagini archeologiche che porteranno alla luce l’intero complesso monumentale. I ritrovamenti effettuati durante gli scavi per la costruzione di una palestra (che sarà realizzata altrove) saranno completati e documentati grazie al finanziamento di 250.000 euro stanziato dal Ministero della Cultura.
Conclusa la campagna di scavo, prenderà il via la seconda fase del progetto, dedicata al restauro e alla valorizzazione dell’area archeologica, per la quale sono già stati stanziati 1,2 milioni di euro. La Soprintendenza è già al lavoro per l’affidamento degli incarichi di progettazione relativi alla copertura del tempio e alla sistemazione dell’intera area, che sarà resa fruibile al pubblico. L’importanza del Capitolium di Sarsina, messo in sicurezza dai rigori dell’inverno scorso grazie a un accordo quadro con l’Istituto Centrale per l’Archeologia, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, la Soprintendenza e il Comune, è testimoniata dall’inserimento nel Piano strategico Grandi Progetti Beni Culturali del Ministero della Cultura che nel 2024 ha finanziato solo cinque realtà in Italia.
Domenica 6 luglio, nell’ambito della Festa Romana organizzata dalla Pro Loco, si terrà il workshop ‘Archeologia sarsinate tra passato e presente’ (ore 16–18), seguito da una visita guidata al foro e al Capitolium con gli scavi in corso.