Furto al bar con spaccata: ladro patteggia e torna libero

Il colpo nella notte in via Roma, arrestato 36enne del posto. Al vaglio le immagini di altri colpi commessi poche ore prima

La spaccata al bar Karta Book in via Roma, a Montecosaro Scalo

La spaccata al bar Karta Book in via Roma, a Montecosaro Scalo

Civitanova, 29 febbraio  2024 – Arrestato per furto torna subito in libertà dopo aver patteggiato la condanna a un anno nella direttissima al tribunale di Macerata. È fuori Pietro Strippoli, 36 anni, di origine pugliese e residente a Montecosaro, arrestato martedì sera dai carabinieri dopo un furto con spaccata nel bar Karta Book in via Roma, a Montecosaro Scalo.

Quando è stato fermato, alle 23.15, dalla pattuglia dell’Arma in via Centenario Unità d’Italia aveva con sé un coltello dalla lama lunga venti centimetri e contanti per appena 17 euro, il bottino prelevato dal registratore di cassa del locale in cui era entrato poco prima, dopo aver spaccato la vetrata con un’asta di metallo supporto alle tende. Il blitz ha fatto scattare l’allarme e il proprietario del bar è intervenuto subito trovando il 36enne ancora all’interno. Ha provato a trattenerlo, ma il ladro si è allontanato ed è stato poi acciuffato dai carabinieri nel frattempo avvertiti.

Nello stesso bar in poco più di una settimana sono stati tre i furti messi a segno e gli inquirenti, attraverso l’esame delle immagini delle telecamere, dovranno stabilire se il 36enne è responsabile di questi e anche di altri recenti blitz a Montecosaro, alla pasticceria Fortuna, alla rosticceria Leo e Mary e al supermercato Crai dove hanno subito una rapina da un uomo armato che ha minacciato la cassiera facendosi consegnare i contanti.

Indagini in corso anche per chiarire se è lui l’autore, stavolta a Civitanova, del furto avvenuto lunedì pomeriggio dalla cassa del supermercato Tigre di via D’Annunzio, che ha fruttato poche decine di euro, e del tentativo di furto sempre ieri pomeriggio al ristorante Capriccio di Mare di viale Vittorio Veneto, caso questo in cui sarebbe stato il pugliese a consentire ai carabinieri di trovare il piede di porco utilizzato per provare a scardinare l’ingresso del locale, operazione da cui ha presto desistito perché costretto ad allontanarsi dalla reazione di un negoziante con l’attività adiacente il ristorante e che quando lo ha sorpreso ad armeggiare con la porta di ingresso si è messo a gridare costringendolo alla fuga.

"Da quello che si vede dalla nostre telecamere sembrerebbe sempre lui il ladro seriale. Chiediamo che le autorità facciano qualcosa perché non ne possiamo più di subire", dicono i commercianti vittime dei furti.

Ma il 36enne è tornato in libertà dopo essere comparso in aula al processo per direttissima disposto dal sostituto procuratore Enrico Riccioni. Difeso dall’avvocato Domenico Biasco, davanti al giudice Domenico Potetti ha chiesto di patteggiare la pena concordata, con il pm Francesca D’Arienzo, a un anno di reclusione con la sospensione condizionale. Dopo il processo è tornato in libertà, non avendo alcun precedente penale.