CronacaAlluvione in Romagna e boom di zanzare, Burioni mette in guardia

Alluvione in Romagna e boom di zanzare, Burioni mette in guardia

Il virologo pesarese su Twitter: “Oltre a essere una seccatura trasmettono virus molto pericolosi per l'uomo. Pensiamoci prima". Ma gli infettivologi: “Nessuna emergenza sanitaria”

Dopo l'alluvione il boom di zanzare, Burioni mette in guardia: "Possono portare virus pericolosi per l'uomo"

Dopo l'alluvione il boom di zanzare, Burioni mette in guardia: "Possono portare virus pericolosi per l'uomo"

Pesaro, 26 maggio 2023 – Dopo l'alluvione, il pericolo per la Romagna viene dalle zanzare? Il dubbio lo instilla il virologo pesarese Roberto Burioni, che su twitter scrive: "Un problema da mettere in conto in un prossimo futuro, ma che può essere limitato con appropriati interventi, è il possibile aumento del numero delle zanzare, che oltre a essere una seccatura trasmettono virus molto pericolosi per l'uomo. Pensiamoci prima".

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Tra i suoi 355.000 follower c'è chi gli risponde che la Ausl Romagna ha già indicato l'antitetanica come rimedio per i pericoli che arrivano dalle acque e dal fango, ma Burioni è netto: "Non sono d'accordo. L'antitetanica non è una pozione magica che protegge da tutto, e oltre al tetano vedo un sacco di altre potenziali minacce infettive molto più concrete. Ci vuole cautela nel comportamento, ma sono – ripeto - regole di buonsenso", conclude.

Gli infettivologi: “Nessuna emergenza sanitaria”

"Non c'è emergenza sanitaria in Emilia-Romagna". Questo il messaggio lanciato dalla Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) che sottolinea alcune raccomandazioni come la vaccinazione contro il tetano. "Nelle zone alluvionate non si riscontrano i presupposti per parlare di emergenza sanitaria - sottolinea Pierluigi Viale, professore ordinario di malattie infettive all'Università di Bologna - Un rischio possibile è rappresentato dal tetano, per il quale è raccomandata la vaccinazione, soprattutto ai volontari che mettono le mani nel fango. Per facilitare la prevenzione, nuove dosi di vaccinazione antitetanica verranno messe a disposizione delle Asl dell'Emilia-Romagna. Non vi sono invece ulteriori indicazioni sul rischio di malattie gastroenteriche".

"Si può aggiungere che la regione del Delta del Po, quindi le aree settentrionali della Romagna, sono state aree di endemia per artropodi, che sono vettori di infezioni tropicali come Chikungunya e West Nyle: è possibile che le acque reflue attualmente stagnanti creino un microsistema favorevole a questi insetti - continua - Tuttavia, per queste infezioni non esistono vaccinazioni, quindi ci si può limitare ad allertare le strutture di igiene pubblica a monitorare eventuali sintomi sospetti".

"L'attuale situazione deve essere monitorata in maniera continua e costante, secondo un approccio già avviato grazie all'azione della Protezione civile - spiega Claudio Mastroianni, presidente Simit - Il concetto importante da porre in evidenza è che al momento non vi è assolutamente un allarme che possa far prevedere la comparsa di epidemie. La situazione andrà monitorata attentamente, ma non ci devono essere allarmismi".