Medici di base, una strage: in Emilia Romagna oltre la metà ha più di 1.500 assistiti

I dati della Fondazione Gimbe: per le famiglie trovare un professionista è ormai diventata un’impresa. E infatti ne mancano oltre 3.100. Tutti i dati anche di Marche e Veneto

Bologna, 7 marzo 2024 – Più di un medico di base (o di famiglia) su due supera il limite massimo dei 1.500 assistiti in Emilia Romagna

Allarme medici di famiglia, la classifica di Emilia Romagna, Veneto e Marche rispetto alla soglia italiana. Comanda la Lombardia
Allarme medici di famiglia, la classifica di Emilia Romagna, Veneto e Marche rispetto alla soglia italiana. Comanda la Lombardia

Troppi pazienti

Lo sottolinea la Fondazione Gimbe, riportando dati forniti dal ministero della Salute, riferiti all’anno 2022: in Italia, su 39.366 medici di medicina generale, il 47,7% ha più di 1.500 pazienti. Una soglia superata dalla regione Emilia Romagna, che vede il 51,5% del massimale.

Un grido d’allarme per una situazione di forte difficoltà: qualche giorno fa, a Rimini, un medico è stato costretto ad appendere un cartello fuori dal suo ambulatorio per i troppi pazienti. “Con 1.600 assistiti non si può fare una medicina di qualità”, l’appello del dottor Camillini

Pochi medici di base

Brutte notizie anche per quanto riguarda i medici mancanti: Gimbe ha stimato che il numero di medici di medicina generale insufficienti al 1 gennaio 2023 per l’Emilia Romagna sono stati 418, terza posizione in assoluto in Italia dopo Lombardia (1.237) e Veneto (609). 

Complessivamente, a livello nazionale, a mancare sono invece oltre 3.100 medici di medicina generale, con situazioni più critiche nelle regioni del nord. 

Dai i dati forniti dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), emerge che tra il 2023 e il 2026 sono 11.439 i medici di base che hanno compiuto o compiranno 70 anni, raggiungendo così l'età massima per la pensione, deroghe a parte. 

"La progressiva carenza di medici di medicina generale consegue sia a errori nella pianificazione del ricambio generazionale, in particolare la mancata sincronia per bilanciare pensionamenti attesi e finanziamento delle borse di studio, sia a politiche sindacali non sempre lineari", è il commento di Cartabellotta, che aggiunge: “Le soluzioni attuate, quali l'innalzamento dell'età pensionabile a 72 anni, la possibilità per gli iscritti al Corso di formazione in medicina generale di acquisire sino a 1.000 assistiti e le deroghe regionali all'aumento del massimale, servono solo a 'tamponare' le criticità, senza risolvere il problema alla radice".

Allarme medici di famiglia

“L’allarme sulla carenza dei medici di base – ha affermato Nino Cartabellotta presidente della Fondazione Gimbe – oggi riguarda tutte le regioni ed è frutto di un’inadeguata programmazione che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi. Così oggi spesso diventa un’impresa poter scegliere un medico di medicina generale vicino a casa, con conseguenti disagi e rischi per la salute, in particolare di anziani e fragili”. 

Le altre regioni

Peggio dell’Emilia Romagna, per numero di assistiti, ci sono la Lombardia, il dato peggiore in Italia, con 71,0 %, la Provincia Autonoma di Bolzano (66,3%), il Veneto (il 64,7%), la Valle d’Aosta (59,2 %) la Provincia Autonoma di Trento (59,1) e la Campania (58, 4%). Le altre regioni si mantengono sotto la soglia italiana: le Marche contano il 45,8 % di medici con oltre 1500 pazienti.