Polmonite boom in Cina, Burioni: “Ignorate gli esperti, non si sa nulla”

Invita alla cautela il virologo in merito all’aumento di casi nei bambini in alcune regioni del Paese. Il Governo cinese cerca di rassicurare: “Nessun agente patogeno insolito”

Burioni interviene sulla polmonite in Cina che sta riempiendo gli ospedali pediatrici

Burioni interviene sulla polmonite in Cina che sta riempiendo gli ospedali pediatrici

Pesaro, 24 novembre 2023 - Polmonite nei bambini in Cina? "Ignorate gli 'esperti'. Non si sa nulla". Invita alla cautela il virologo pesarese Roberto Burioni, riguardo alle prime notizie emerse dal gigante asiatico riguardo a un aumento di malattie respiratorie e a focolai di polmonite segnalati nei bimbi, dopo che la Commissione sanitaria nazionale di Pechino, in una conferenza stampa del 13 novembre, aveva riferito un boom di casi nel Paese.

"Ho fatto l'errore di fidarmi - titubante - dei cinesi a inizio 2020, non lo ripeterò questa volta", ragiona l'esperto, postando via X e Facebook anche le informazioni diffuse da ProMed, programma per il monitoraggio delle malattie emergenti dell'International Society for Infectious Diseases (Isid).

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Epidemia respiratoria non diagnosticata?

Nella nota si prospetta l'ipotesi che possa essere in corso un'epidemia diffusa di una malattia respiratoria non diagnosticata in diverse aree della Cina (poiché Pechino e Liaoning sono distanti quasi 800 chilometri), ma si aggiunge che è troppo presto per prevederne l'evoluzione. L'autore del mini report riporta notizie di ospedali pediatrici di diverse aree del Paese super affollati, scuole svuotate e lezioni cancellate e genitori preoccupati. E di una persona di Pechino che racconta di bambini ricoverati che non tossiscono e non hanno sintomi se non febbre alta e "molti sviluppano noduli polmonari".

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"Le infezioni virali dell’infanzia non causano polmoniti o noduli polmonari”

A questo proposito Burioni precisa: "Le comuni infezioni virali dell'infanzia non causano polmoniti o noduli polmonari”, e promette aggiornamenti.

La Cina rassicura: “Nessun agente patogeno insolito”

La Cina, dal canto suo, cerca di placare gli allarmismi, rendendo noto che non vi sono "agenti patogeni insoliti o nuovi" all'origine dell’aumento delle malattie respiratorie tra i bambini nel nord del paese, cercando di rassicurare. Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie ha smentito ieri in serata le notizie secondo cui gli ospedali sono sopraffatti dai nuovi casi di polmonite. Medici e agenzie sanitarie cinesi ritengono che la revoca delle restrizioni per il Covid-19 e la circolazione di agenti patogeni noti come l’influenza, il mycoplasma pneumoniae (che colpisce soprattutto i bambini più piccoli), il virus respiratorio sinciziale (RSV) e il SARS-CoV-2RSV siano responsabili dell'aumento.