Bologna, 18 gennaio 2024 - Altri episodi di truffa nei confronti di persone anziane, per la maggior parte donne, sono stati attribuiti dalla polizia a due cugini, un uomo e una donna, entrambi italiani sui 40 anni, già arrestati lo scorso novembre dalla squadra Mobile per avere raggirato e derubato una 70enne a Imola, spacciandosi per sostituti del suo medico di base.
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Con la scusa di praticarle manipolazioni ortopediche, le avevano sfilato la catenina d'oro ed erano fuggiti, ma erano stati intercettati dagli investigatori alle porte di Ravenna.
Dopo l'arresto i due sono finiti in carcere dove, nei giorni scorsi, hanno ricevuto un'altra misura cautelare in relazione a truffe avvenute in città e Castel San Pietro, fra la metà di ottobre e l'inizio di novembre. Anche in quei casi, uno dei due si era spacciato per sostituto del medico di base.
Aveva fatto credere alla vittima che i suoi esami del sangue presentassero anomalie, per la presenza di metalli pericolosi. In questo modo si era fatto aprire la porta di casa e, con l'aiuto del complice, aveva rubato denaro e gioielli. Due furti erano stati messi a segno, uno dei quali con un bottino di circa 50mila euro. L’altro, invece, era fallito poiché la vittima non aveva creduto ai due truffatori e si era allontanata. I due cugini hanno entrambi precedenti per reati analoghi, commessi anche nel Mantovano.