Guardia alta sulle truffe agli anziani

La lettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 26 novembre 2023 – E' un flagello. Le truffe agli anziani sono diventate un'emergenza di cui si parla troppo poco. L'attenzione mediatica è tutta verso il degrado delle città, lo spaccio di droga, i furti nelle abitazioni. Ma lo sapete che i nostri anziani sono persone fragili continuamente nel mirino dei delinquenti che entrano nelle loro case e rubano denaro e preziosi? Ogni giorno amici e parenti segnalano truffe andate a segno contro persone avanti nell'età. Questa è una vera emergenza sociale su cui bisogna alzare l'attenzione?

Valeria Maccaferri

Risponde Beppe Boni

L'attenzione della società civile e delle forze dell'ordine verso le truffe e i furti ai danni di persone anziane è già alta. Ma si può e si deve fare di più perché i delinquenti lavorano a tempo pieno e non vanno mai in vacanza. Anche il governo della premier Giorgia Meloni ha ben presente il problema, tanto che ha inasprito le pene per gli autori di questi reati. Giusto, la pena non è mai abbastanza severa, anche se verrebbe la voglia di gettare la chiave per chi finisce in cella (pochi) per questi reati odiosi. Il decreto sicurezza prevede sulle truffe agli anziani il rafforzamento “degli strumenti di deterrenza e di repressione di tali allarmanti comportamenti”. I numeri danno l'idea del fenomeno: alla data del 31 agosto, gli anziani vittime di truffe sono stati in Italia 21.924 (+28,9% rispetto allo stesso periodo del 2022). Il decreto introduce un nuovo comma “con una specifica ipotesi di truffa aggravata sanzionata più gravemente” che prevede una pena da 2 a 6 anni e la multa da 700 a 3.000 euro, “consentendo così l’applicazione della misura cautelare in carcere”. La nuova connotazione di truffa aggravata si introduce “nell'elenco dei reati per i quali è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza”. Ottima scelta. In Emilia Romagna intanto i carabinieri hanno ripreso un ciclo di incontri in ogni provincia per sensibilizzare gli anziani e le loro famiglie sui rischi. A Bologna uno degli incontri si è tenuto nella chiesa di Santa Maria Regina Mundi dove al termine della messa un sottufficiale dell'Arma ha esposto le tecniche più insidiose utilizzate dai delinquenti, dal finto incidente del figlio, al debito improvviso da riparare, ai falsi dipendenti di enti pubblici che entrano in casa con la scusa di controllare le utenze. Un'omelia molto apprezzata anche se fuori ordinanza. Purtroppo i casi sono in aumento e quindi la guardia va sempre tenuta alta. 

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