Dorme nel cassonetto, rischia di essere stritolato tra i rifiuti

Fano: l’autista del compattatore ha rovesciato il contenuto di erba e rami accorgendosi da un monitor che spuntavano dei piedi

Dorme nel cassonetto e rischia di essere schiacciato (foto di repertorio)

Dorme nel cassonetto e rischia di essere schiacciato (foto di repertorio)

Fano, 13 aprile 2024 – Sarebbe bastato un attimo di distrazione da parte dell’operatore di Aset spa e un giovane marocchino sarebbe morto. E invece ora quel 24enne magrebino, regolare su territorio italiano, sta tutto sommato bene. Sette giorni di prognosi e contusioni alle ginocchia. Mentre è il netturbino che l’ha salvato ad essere ancora sotto shock per quanto accaduto.

Erano circa le 7 ieri mattina a Borgaccio di Calcinelli, quando l’operatore ecologico dell’azienda di servizi fanese alla guida del camion dotato di pressa per il compattamento dei rifiuti, nello scaricare il bidone con gli sfalci del verde di quella zona, si è trovato a dover affrontare un’emergenza curiosa e allo stesso tempo terrificante: dentro il cassonetto di quell’isola ecologica all’interno del comune di Colli al Metauro, infatti, c’era un ragazzo che stava dormendo.

Sono stati solo pochi attimi di terrore, ma infiniti, per i due protagonisti ora segnati ciascuno a suo modo. Uno nel fisico, l’altro nell’anima. Quando il braccio meccanico del mezzo di raccolta ha infatti sollevato quel grosso cassonetto di colore verde, per rovesciarne il contenuto dentro la sua vasca, si è svegliato di soprassalto il 24enne, cominciando ad urlare di paura ed inconsapevolezza. Ma il rumore del macchinario Aset in funzione ha coperto qualunque sua richiesta di aiuto.

Non l’ha minimamente sentito urlare, l’autista di Aset, ma fortunatamente per lui ha comunque capito che c’era qualcosa di strano lì dentro. All’interno del camion, infatti, ci sono delle telecamere e un monitor per tenere sotto controllo le operazioni del mezzo. Un presidio di sicurezza che è stato utilissimo all’operatore, attento e svelto nel mettere in pratica il protocollo.

In quel mare di rami ed erba, infatti, ha notato un paio di scarpe e ha subito fermato le operazioni di scarico. Poco dopo, dalla vasca, è emersa una figura umana, un giovane che si è aggrappato con tutte le sue forze al bordo del contenitore tirandosi su per poi catapultarsi fuori di lì, gettandosi nel vuoto e finendo in ginocchio nel prato accanto all’isola ecologica.

Dolorante e impaurito è stato subito soccorso dall’operatore, che ha allertato immediatamente il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Saltara e il 118, che ha trasportato il 24enne al Pronto Soccorso di Fano per gli accertamenti. Non aveva fratture ma solo gli occhi spaventati da quanto era succcesso.