Torna il pesce nostrano. Ribassi in vista

I pescatori sono tornati in mare e ha riaperto il mercato ittico. Sui banchi triglie, mazzancolle, sogliole, nocchie e mazzole

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Questa notte alle 3 ha riaperto il mercato ittico al porto. Alle 4 è iniziata l’asta delle cassette del pesce. Da questa mattina sulle bancarelle e nelle pescherie torna il pescato nostrano. Dopo 45 giorni di fermo, domenica a mezzanotte ha preso il mare una decina di imbarcazioni. Molti hanno già fatto rientro la scorsa notte, mentre altri, i più grossi, rientreranno nella tarda serata di oggi. Si annuncia una buona pesca "per cui il prezzo al consumatore dovrebbe un po’ abbassarsi anche se nel corso della prima settimana il mercato storicamente tiene. Dopodiché il calo sarà più ampio – dice Tonino Giardini di impresa-pesca della Coldiretti – a partire dalla prossima settimana. Prezzi alti? Beh, quello che arrivava sul mercato era il pescato dei barchini, per cui ben poco rispetto alla domanda e questo ha fatto alzare i prezzi. Se ci saranno altri blocchi con pescherecci fermi in porto per il caro-carburante? Con l’attuale costo del gasolio, e cioè 1 euro e 10 centesimi al litro, se si pesca tanto può convenire uscire in mare, ma nei prossimi mesi potrebbe non essere più conveniente se diminuisce il pescato. L’ideale, per stare in equilibrio con i costi, sarebbe 0,90 euro al litro".

Angelo Nardini, direttore del mercato ittico, mette in luce un altro aspetto e cioè "che molte pescherie si lamentano perché il mercato non ’tira’ forse per il fatto che il pesce che c’è costa tanto e la gente sta in questo momento molto attenta. Comunque con il ritorno in mare dei motopesca il prezzo dovrebbe un po’ abbassarsi anche perché quello che c’era arrivava dal Tirreno oppure dalla Croazia, oppure era di importazione e quindi andavano ad incidere sul consumatore finale anche i costi di trasporto". Dunque cosa arriva oggi sui banchi delle pescherie? "Dovrebbero tornare le triglie, le mazzancolle, le sogliole ed anche nocchie e mazzole".