ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Chiude un altro negozio. Inflazione, bollette e centri commerciali: "Mi devo arrendere"

Alessandra Remia e la sua bigiotteria d’autore, a luglio la giovane commerciante chiuderà i battenti dopo aver creduto nel centro: "Le difficoltà sono tante, ora dovrò cercarmi lavoro"

Alessandra Remia e la sua vetrina del negozio di gioielli e bigiotteria, Le petit Bijou

Alessandra Remia e la sua vetrina del negozio di gioielli e bigiotteria, Le petit Bijou

Fermo, 27 aprile 2024 – Quando chiude un negozio, anche piccolo, non è mai solo una serranda che si abbassa, ma piuttosto è una storia che si ferma, è un muro che si chiude, un angolo di centro storico che si spegne. Una decisione sofferta e dolorosa a cui purtroppo è arrivata anche Alessandra Remia, il suo negozio di gioielli e bigiotteria, Le petit Bijou, dal prossimo luglio non ci sarà più e col negozio tutte le attività e le iniziative che Alessandra ha messo in piedi: dai piccoli concorsi alle occasioni di incontro, fino alle possibilità di fare shopping di qualità con una guida sicura come lei.

E pensare che Alessandra aveva scommesso ormai diversi anni fa sulla piazza, il negozio di famiglia era in zona San Giuliano e lei aveva voluto investire sul salotto buono di Fermo, col suo sorriso incrollabile: "Ho davvero pensato che potesse essere la cosa migliore – racconta Alessandra –, ho scelto un’identità precisa per il mio negozio, piccola gioielleria e bigiotteria ma di qualità, accompagnate da pacchetti originali, e soprattutto da un sorriso, quello sempre. Purtroppo non è bastato".

Pacchetti che negli ultimi mesi erano ancora di più personalizzati: per renderli unici Alessandra aveva addirittura seguito un corso per acquarellisti, con Maria Pia Funari, e nei bigliettini c’era sempre una piccola opera d’arte. E però, c’è stato un po’ di tutto in questi anni, passando per il Covid, le abitudini dei consumatori che sono cambiate, l’inflazione ha reso tutti più poveri e oggi si fa a meno delle cose che ti fanno stare bene ma non sono essenziali: "Ho tentato di costruire una vetrina sui social, per me ma anche per tutti i negozi del centro e non solo, in tantissimi hanno aderito. Speravo di costruire una comunità solidale ma le difficoltà sono tante, per tutti, per me è come vivere un lutto che dovrò elaborare".

In questi giorni il negozio fa sconti fino al 50 per cento e i clienti entrano volentieri: "Ci fosse stata sempre questa affluenza avrei resistito, sorride Alessandra, abbiamo tentato di tenere aperto anche la domenica, ho scelto un orario continuato per favorire anche chi lavora, davvero le abbiamo pensate tutte ma alla fine se un progetto non è più sostenibile bisogna lasciare. Adesso cercherò un lavoro, vorrei continuare a stare con le persone, lavorare in qualche negozio, vedremo come fare". Sono tante le attività che si fermano e le prospettive vedono nuove aperture ma solo nel settore del food, buono per turisti e visitatori ma un po’ triste per un centro storico che avrebbe bisogno anche di negozi e di vetrine di qualità. Le impalcature del post sisma, la carenza dei parcheggi, i grandi cantieri che riducono ancora la mobilità stanno mettendo a dura prova le piccole attività del centro, la concorrenza dei centri commerciali fa il resto, il costo degli affitti, delle bollette, della merce non è più sostenibile. L’addio di un negozio piccolo ma luminoso e solare, affacciato proprio su palazzo dei priori, è davvero una notizia brutta.