Contro gli abbandoni "Con i volti dei cani soli"

Due esemplari ospiti di un rifugio al centro della campagna della Leidaa

Contro gli abbandoni  "Con i volti dei cani soli"
Contro gli abbandoni "Con i volti dei cani soli"

D’estate, si sa, c’è voglia di libertà, di vacanze, di partenze senza pensieri. E allora, qualche volta, l’amico a quattro zampe che ci fa compagnia d’inverno diventa improvvisamente un peso, da lasciare da qualche parte pur di concedersi un viaggio o la spiaggia. È un fenomeno in aumento, anche nel nostro territorio: ogni estate le associazioni animaliste e i canili si trovano a fronteggiare una vera emergenza, tra cani e gatti lasciati un po’ ovunque. La Lega italiana difesa animali e ambiente di Fermo spiega che a preoccupare sono soprattutto le rinunce di proprietà: "In questo momento sono decine le persone che ci chiamano per lasciarci cani o gatti, magari pagati a caro prezzo, che però costano impegno e sacrificio. Si adottano animali con superficialità, finendo poi per pentirsene e lasciarli come se niente fosse". Per questo il gruppo fermano della Leidaa, nato da poco ma già attivissimo, ha pensato ad una campagna di sensibilizzazione che girerà l’Italia, coinvolgendo proprio due cagnolini che hanno una storia da raccontare: "Abbiamo pensato a una campagna massiccia - racconta per la Leidaa Barbara Mercanti - con una locandina che vede protagonisti due nostri amici che oggi vivono al rifugio Gioia e Romeo di Lapedona.

Il primo è Siryus, sette anni, tutti passati in canile. È un cane di taglia grande ma di una dolcezza infinita, anche se non ha mai avuto la felicità di una famiglia tutta sua. L’altro cane è Mojito, abbandonato perché ha una disabilità, per una lussazione della rotula che gli ha accorciato un tendine. È stato visitato da veterinari ortopedici, ma un eventuale intervento sarebbe troppo traumatico e per niente risolutivo.

Anche lui ha un carattere bellissimo ed è capace di dare infinito amore. Abbiamo scelto questi due cani come testimonial della nostra campagna, proprio per far capire che la parola ‘randagio’ è inutilmente dispregiativa: in realtà si tratta di anime pure che non ci abbandonerebbero mai, non sarebbero mai capaci della cattiveria che hanno gli uomini". Nella locandina si vedono i due cani a bordo di una lussuosa auto, che si fermano per far salire un umano abbandonato lungo la strada: una situazione rovesciata proprio per spiegare che la cattiveria non fa parte dei cuori degli animali. "Tanti ci hanno aiutati per realizzare questo lavoro - spiega ancora Mercanti - a partire da Lidia del rifugio di Altina, il fotografo Photo Massimo Max, fino al tipografo Andrea Pelliccioni, e a tutti i volontari che ogni giorno si prendono cura di queste vite che hanno ancora tanto amore da dare".

Angelica Malvatani