Oculistica all’avanguardia a Fermo: “Oltre duemila interventi e 150 trapianti di cornee”

Il direttore Carlo Sprovieri in otto anni ha compiuto una piccola rivoluzione. Molto forte l’incidenza della cataratta: “Abbiamo un progetto importante per abbattere le liste di attesa in tre mesi"

Carlo Sprovieri, direttore dell’unità operativa di oculistica dell’ospedale Murri, illustra le attività con il direttore generale dell’Ast di Fermo Roberto Grinta (foto Zeppilli)

Carlo Sprovieri, direttore dell’unità operativa di oculistica dell’ospedale Murri, illustra le attività con il direttore generale dell’Ast di Fermo Roberto Grinta (foto Zeppilli)

Fermo, 21 marzo 2024 – Ha scelto Fermo nel 2016 e da qui non se ne andrebbe mai Carlo Sprovieri, direttore dell’unità operativa di oculistica del Murri. In otto anni ha compiuto qui una piccola rivoluzione e ha portato il reparto, con le poche forze a disposizione, a realizzare sui 2000 interventi importanti l’anno, moltissimi sulla cataratta, molti sui glaucomi e i problemi alla retina, con circa 150 trapianti di cornea: "Quello che ho trovato a Fermo è che qui si combatte, tutti quanti, per difendere la nostra sanità. Si è sempre sentito l’appoggio e il sostegno delle persone, io in particolare ho sempre avuto il supporto del management dell’azienda e degli utenti".

Parla di un momento di cambiamento Sprovieri, da condividere con le persone per far capire le difficoltà e le prospettive: "Quello che abbiamo in Italia e forse non ce ne rendiamo conto è che si curano tutti e tutti bene. Quello che abbiamo fatto a Fermo è stato puntare sugli interventi complessi, potendo contare sugli investimenti dell’azienda che ci supporta anche per le terapie costose come le iniezioni intravitreali".

Ha trovato un reparto che si occupava dell’attività ambulatoriale di base per arrivare alla cura delle patologie più gravi: "Siamo tra i primi in Italia ad avere un ambulatorio per i controlli fortemente collegato con la diabetologia, i pazienti diabetici si controllano dal punto di vista endocrinologico e poi controllano gli occhi, ci hanno fatto i complimenti per questo. Siamo poi in stretto collegamento con la banca degli occhi delle Marche e di Mestre, per gestire i trapianti. Possiamo contare su tecnologie importanti che ci mettono davvero all’avanguardia per una presa in carico complessiva e soprattutto abbiamo una sala dedicata per fare i nostri interventi, senza bisogno di accedere al blocco operatorio".

Sprovieri spiega che l’incidenza della cataratta è molto forte del nostro territorio, riguarda il 60 per cento degli interventi ma la lista di attesa è molto lunga: "Abbiamo accumulato una forte attesa sotto Covid, a Fermo sono interventi che facciamo solo noi e Villa Verde. Abbiamo un progetto importante per abbattere le liste di attesa in tre mesi".

Se ne occuperà l’oculista Cinzia Fortuna che di Sprovieri è una collaboratrice da diversi anni, sarà lei a coprire 40 ore settimanali di ambulatorio sul territorio, a Montegranaro, Montegiorgio, Porto Sant’Elpidio e Fermo: "Così riusciremo a risolvere un problema che si è accumulato, spiega ancora il primario, entro tre mesi colmeremo le attese, grazie alla disponibilità dell’azienda e della dottoressa Fortuna, a partire dal 16 aprile. Negli anni abbiamo ricostruito l’equipe che si era persa nel tempo, ci sono state molte assunzioni ma diversi professionisti per le ragioni più diverse si sono spostati, non è facile reperire medici ma noi non ci arrendiamo". Sullo sfondo Sprovieri vede il nuovo ospedale e una casa rinnovata anche per il suo reparto: "Sarà un ospedale molto avanzato, saremo ancora di più al passo coi tempi, sarà una possibile crescita per tutti. La logistica è da ospedale avanza, a me comunque Fermo mi piace a prescindere, da qui non mi muovo".