La prevenzione è ancora di più indispensabile

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di Ubaldo Renzi

Molti cittadini, da mezzo secolo, salvo alcune brevi pause, hanno potuto ascoltare i primari dell’ospedale “Murri” in incontri sul tema della prevenzione delle numerose patologie fisiche, organizzati dal Centro studi e ricerca ’G.B. Carducci’, dalla direzione dell’Area Vasta 4 e dai sindaci del territorio. Un servizio unico nelle Marche, il cui contributo informativo ha contribuito a formare coscienza e consapevolezza sulla primaria importanza della prevenzione per ogni tipo di malattia, permettendo a molti cittadini di curare in tempo spiacevoli patologie. In questo ultimo anno il Covid-19 ha prodotto gravi danni, sia agli ospedali, i quali hanno dovuto ricoverare i pazienti gravi del Coronavirus, sia alla preziosa attività di prevenzione. L’Aiom (Associazione Italiana oncologica medica) ha informato che si sta verificando una drammatica diminuzione delle coperture vaccinali, sia degli anziani sia degli adolescenti. Inoltre, si registrano meno ricoveri eo ricoveri in ritardo (fino al 48%) per patologie gravi. Ecco perché è opportuno che l’attività di prevenzione venga praticata con continuità attraverso l’organizzazione di incontri tra popolazione e primari, che finora hanno sempre suscitato grande consenso. Naturalmente, grazie al volontariato assoluto del Centro ’G.B. Carducci’, dei sindaci, dei presidenti dei centri socio-culturali, del direttore dell’Area Vasta 4, Licio Livini, e dei responsabili delle reti cliniche dell’ospedale ’Murri’ che riteniamo doveroso menzionare per il loro importante impegno e l’ampia disponibilità: Giampiero Macarri, Gianluca Valeri, Domenico Gabrielli, Giorgio Amadio, Federico Lamponi, Alberto Maria Scartozzi, Carlo Sprovieri, Silvio Guerriero, Antonio Ciucani, Giuseppe Ciarrocchi, Luisa Pieragostini, Stefano Dallari, Michela Del Prete, Sonia Scriboni, Yehia Mahmoud, Marco Romiti, Mara Palmieri, Pietro Scendoni, Patrizio Cardinali, Stefano Angelici, Lorenzo Morresi, Elpidio Santillo, Gualtiero Zega (Andrea Galosi, Luciano Giustini e Gianfranco Mancini, non più al ’Murri’, ma per anni presenti a tutti gli incontri tenutesi). Non dimenticando Alfredo Ebolito e Raffaele Rizza, instancabili organizzatori degli incontri tenuti nei quaranta comuni della provincia. E’ naturalmente augurabile che una così popolare e apprezzata iniziativa, caratterizzata ed interpretata da una prestigiosa pattuglia di medici, possa riprendere dopo la sconfitta del Coronavirus. Lo auspichiamo a vantaggio di tutti i cittadini del Fermano, ma anche per conservare il primato di un evento unico nelle Marche, che si protrae dal 1972 come vero segno di civiltà sanitaria territoriale.