FABIO CASTORI
Cronaca

Prestazioni sessuali nel centro massaggi: era il regalo per i 18 anni

I carabinieri hanno denunciato due donne di 57 e 46 anni: facevano prostituire ragazze cinesi: i clienti, invece, erano tutti locali e tra loro anche molti giovanissimi

Fermo, un normale centro estetico era in realtà una sorta di casa a luci rosse dove venivano fornite prestazioni sessuali (foto di repertorio)

Fermo, un normale centro estetico era in realtà una sorta di casa a luci rosse dove venivano fornite prestazioni sessuali (foto di repertorio)

Fermo, 28 maggio 2024 - Apparentemente era un normale centro estetico, ma in realtà era una sorta di casa a luci rosse dove venivano fornite anche prestazioni sessuali.

La scoperta è stata fatta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Fermo al termine di una mirata attività info investigativa finalizzata al contrasto della prostituzione. I militari dell’Arma hanno denunciato per sfruttamento della prostituzione due donne cinesi di 57 e 46 anni, che gestivano l'attività a Campiglione di Fermo.

Durante le indagini condotte sull’esercizio, gli investigatori hanno accertato che le due donne, all’interno del centro, facevano praticare massaggi sessuali ed erotici ad altre connazionali di età compresa tra i 30 e i 40 anni. I carabinieri hanno appurato che la clientela era tutta proveniente dalla provincia e ed composta da uomini tra i 18 e i 60 anni.

Un particolare curioso è che alcuni giovanissimi usavano regalare un buono massaggio agli amici che compivano 18 anni, come regalo per la maggiore età. In alcuni casi veniva proposto anche un rapporto completo, dietro corrispettivo di circa 200 euro, mentre il solo massaggio erotico costava circa 50 euro, ovviamente tutto rigorosamente “in nero”.

Il centro estetico era già stato oggetto pochi giorni prima di un meticoloso controllo congiunto con i militari specializzati del Nas di Ancona e del Nucleo ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno, dove era emerso che la titolare gestiva l'attività senza aver redatto il documento di valutazione dei rischi, con una sanzione di circa 30.000 euro e la sospensione dell'esercizio. Erano state rilevate e sanzionate irregolarità amministrative per aver avviato l'attività senza comunicazione al Suap e per la mancanza dei requisiti professionali del personale, l'impiego di prodotti cosmetici senza etichetta in lingua italiana, in violazione delle normative vigenti che avevano portato al sequestro di prodotti vietati dalla normativa nazionale ed europea, poiché pericolosi, per un valore di circa 2.000 euro. Ancora una volta da sottolineare l'impegno dell’Arma nel far rispettare le regole e le normative vigenti, per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini.