Spaccio di droga a Lido Tre Archi, catturato l’ultimo membro del clan

Si chiude il cerchio sull’operazione effettuata a settembre dalla polizia con la quale è stata sgominata l’organizzazione di matrice nordafricana che controllava il traffico di stupefacenti lungo la costa e in città

Fermo, 17 gennaio 2024 – Era uno dei componenti di un clan che aveva il suo quartier generale a Lido Tre Archi di Fermo e che utilizzava "sentinelle" agli ingressi del popoloso quartiere per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine e si serviva di feroci cani di grosse dimensioni per evitare i controlli. Si chiude definitivamente il cerchio sull’operazione della polizia denominata ’Tre Archi’ con la quale è stata sgominata l’organizzazione di matrice nordafricana che controllava il traffico di stupefacenti lungo la costa e ovviamente nel quartiere.

Spaccio a Lido Tre Archi, preso l'ultimo membro del clan
Spaccio a Lido Tre Archi, preso l'ultimo membro del clan

Nella giornata di ieri gli uomini della questura hanno dato esecuzione ad un’ulteriore misura cautelare nei confronti di un algerino di 30 anni, gravato da precedenti di polizia. Nei confronti del giovane, rintracciato dagli agenti della squadra mobile a seguito di incessante attività info investigativa, è stata eseguita la misura cautelare del divieto di dimora dalle province di Ascoli Piceno e Fermo con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il 30enne algerino, come accertato nel corso delle attività di indagine, era uno dei pusher del clan che cedeva sostanza stupefacente a Lido Tre Archi ai tossicodipendenti che giungevano, in tutte le ore del giorno.

Il giovane era destinatario, unitamente ad altri dieci soggetti, delle undici misure cautelari emesse dal tribunale di Fermo ed eseguite il 18 settembre 2023 quando, nel corso dell’operazione erano stati sequestrati due appartamenti ed effettuate contestuali perquisizioni delegate. Nella fattispecie l’attività di indagine aveva permesso di sequestrare e accertare cessioni per di circa mezzo chilo di cocaina, 800 grammi di eroina e quasi quattro chili di hashish.

L’indagine , coordinata dalla Procura della Repubblica di Fermo era scaturita da una complessa attività investigativa della squadra mobile fermana e aveva permesso di smantellare un presidio di illegalità, un vero e proprio supermarket della droga pronto per la cessione di sostanze stupefacenti di tipo cocaina, eroina, hashish a qualsiasi ora: era gestito da un’organizzazione di nordafricani che, avvalendosi di "vedette" e cani molossoidi più volte si erano sottratti ai controlli della polizia, anche aizzando gli stessi animali contro gli agenti.