Tariffe e costi dei servizi invariati

Il consiglio comunale approva il bilancio di previsione. Scontro tra Pasquali e Lattanzi, quest’ultimo richiamato

Tariffe e costi dei servizi invariati

Tariffe e costi dei servizi invariati

Il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione (invariate tutte le tariffe e i servizi a domanda individuale), con una discussione lunga, con la scontata dose di polemica e critiche della minoranza anche sul piano degli investimenti che nel 2023 tocca l’ingente cifra di 25,6 milioni di euro (in larga parte dovuti a fondi del Pnrr) in cui qualcuno dell’opposizione ha visto un modo per attirare della cittadinanza alle prossime elezioni. Tutto nella norma fino al momento in cui la verve dialettica ha superato i limiti, costringendo la presidente del consiglio, Milena Sebastiani a richiamare il capogruppo del Laboratorio Civico, Pierpaolo Lattanzi per come si stava rivolgendo alla capogruppo del Pd, Annalinda Pasquali. Quest’ultima, argomentando su questioni di bilancio, aveva richiamato alcune espressioni utilizzate poco prima da Lattanzi che ha replicato: "Dovrebbe avere la buona creanza di non mettermi in bocca parole che non ho mai detto, e fortunatamente ci sono le registrazioni, oltre che la buona educazione perché se ha un problema di analfabetismo funzionale è un problema suo, se non capisce quello che le viene detto". Lattanzi ha poi insistito: "Lo chieda a chi le sta vicino che forse le spiegheranno meglio" fino a dire: "Consigliere, purtroppo capisce poco perché lei va avanti, giustamente, con il suo modo di essere". Richiamato dalla Sebastiani "Chiedo scusa. Se volete mi metto in ginocchio, ma siccome mi sono state messe in bocca cose che non ho detto, mi sono leggermente agitato". Imperturbabile la Pasquali: "Riguardo l’educazione ritengo che non ci sia nessuno in questa sala che possa dare lezioni". La seduta è poi proseguita ma il Pd non ha voluto farla passare liscia a Lattanzi, ha preso le difese della Pasquali, esprimendole piena solidarietà: "Gravi e ingiuriose le parole di Lattanzi, irrispettose e inappropriate nel contesto in cui sono state pronunciate. Frasi fortemente offensive nei confronti della persona, del ruolo che riveste in consiglio, che ha rivestito in passato e per la professione che esercita. Gravi in ogni caso, anche fuori dal contesto di un dibattito e confronto politico, dove si sostengono posizioni divergenti per le quali non si deve mai arrivare all’offesa personale. Questo è il metodo che intende usare Lattanzi con tutti quelli che non la pensano come lui, quando dichiara di voler amministrare la città?".

Marisa Colibazzi