
Ambra Angiolini è Oliva Denaro. Dopo lo spettacolo al Teatro dell'Aquila si è trattenuta due ore a parlare con gli studenti
Fermo, 21 gennaio 2025 – Al di là di tutti i progetti, le riforme, le metodologie didattiche, c’è uno strumento particolarmente potente per arrivare al cuore e alla mente degli studenti: il teatro. Lo hanno dimostrato gli studenti del liceo classico e delle scienze umane Annibal Caro, indirizzo teatrale, che già masticano e calcano le scene e insieme vivono il progetto dell’Amat, ‘Scuola di platea’.
Nei giorni scorsi si è compiuta la magia grazie a Ambra Angiolini e il suo spettacolo ‘Oliva Denaro’, un trionfo lungo tre giorni al teatro dell’Aquila. Per l’Amat è stata a scuola Daniela Rimei, ha coinvolto i ragazzi nella storia di Oliva che è in realtà la vicenda vela di Franca Viola, la prima donna, negli anni ’50, a rifiutare il matrimonio riparatore dopo aver subito una violenza sessuale: “I ragazzi sono stati attenti e molti coinvolti, spiega Rimei, abbiamo discusso molto sulla storia e sul modo in cui è stata resa sul palco. Dagli studenti abbiamo avuto spunti di riflessione belli e importanti”.

Il secondo appuntamento alla presenza dell’assessore alla cultura Micol Lanzidei, il prefetto Edoardo D’Alascio, quattro classi del liceo, quelle appunto dell’indirizzo teatrale che ha due ore in più di teatro, in collaborazione con il centro teatrale universitario Cesare Questa di Urbino. E c’era lei, Ambra, che per quasi due ore è rimasta a parlare coi ragazzi, a spiegare che quando una donna dice no bisogna fare dieci passi indietro e rispettarla, ascoltarla, amarla. Un no che Franca Viola ha avuto il coraggio di dire quando era tutto contro di lei.
E poi, il terzo momento per gli studenti, direttamente a teatro, a prezzo scontato, per un’ora e dieci di monologo vissuto dall’attrice come se ci fossero mille personaggi, con intensità, con le lacrime agli occhi, con una commozione enorme. Alla fine in tanti avevano le lacrime agli occhi, per questa ragazza che ha avuto il coraggio di denunciare e che si è sentita sotto accusa, per un sorriso di troppo, per un’arancia condivisa col suo aguzzino. Anche gli studenti hanno pianto, con emozione, con la consapevolezza di aver capito quanto pesi la violenza nella vita di una donna, quanto sia ingiusto limitarne la libertà.
In lacrime la stessa attrice che alla fine dello spettacolo ha detto al pubblico: “Questa è una città incredibile, con tanta gente rispettosa ed educata, che in tre spettacoli mi ha fatto passare un coinvolgimento enorme e una partecipazione unica. Fermo è una città incredibile, spero di tornare presto”.