Buskers Ferrara 2022, la presidente del festival: "La città come un’oasi per musicisti"

Il festival torna (gratuitamente) da mercoledì 24 a domenica 28 agosto per le vie di Ferrara. "Arriveranno artisti da tutto il mondo"

Rebecca Bottoni, presidente del Ferrara Buskers Festival

Rebecca Bottoni, presidente del Ferrara Buskers Festival

Ferrara, 22 agosto 2022 - "A Ferrara i Buskers non prendono cachet e non c’è il pagamento del biglietto, eppure musicisti da tutto il mondo vogliono venire qui: vuol dire che almeno un buon lavoro l’abbiamo fatto". Se a parlare di cifre, numeri, aspettative, la voce di Rebecca Bottoni, tremasse, sarebbe più che legittimo. Eppure è ferma, sicura, quasi ieratica: lo sa bene, la presidente del Buskers, che arrivare alla trentacinquesima edizione di un festival è tutt’altro che scontato. E invece eccoci qui: il Ferrara Buskers Festival è alle porte. Dal 24 al 28 agosto, con anteprima a Comacchio il 23. Biglietto totalmente gratuito, perché "la natura dei Buskers è fare cappello".

Bottoni, cosa cambia dal festival dell’anno scorso?

"Diciamo che non cambia nulla rispetto a prima del Covid. Torniamo in piazza e nelle strade e, diversamente dallo scorso anno, torniamo a ingresso gratuito. Dopo due anni di pandemia, vogliamo regalare un festival molto grande: infatti, sul listone ci sarà ‘un’oasi Buskers’. Abbiamo capito che Ferrara è un’oasi per i musicisti e per le persone che vengono in città".

Trentacinque anni di Buskers: un numero importante.

"È un grande traguardo per noi e sono i ferraresi che l’hanno permesso. Si dice sempre che il lato oscuro dei ferraresi sia l’accoglienza e invece io li voglio ringraziare moltissimo: questa è l’unica città al mondo dove si può suonare in tutte le strade. Non è un caso che i gruppi vengano da tutto il mondo: Mongolia, Ucraina, Malesia, Israele, Australia, California… musicisti che non dicono ‘andiamo al Buskers’, ma ‘andiamo al Ferrara’. Se, poi, i migliori Buskers del mondo vogliono venire qui, significa che abbiamo fatto un buon lavoro. Vengono senza cachet e biglietti di ingresso, ma ‘fanno cappello’: il cappello unisce spettatore ad artista, è un’offerta al gruppo, a cui non viene dato altro. Nonostante questo, abbiamo 800 richieste l’anno per partecipare".

Evidentemente il cappello rende…

"O noi siamo molto simpatici. Diciamo che creiamo le condizioni migliori: l’innamoramento è un processo lungo, ma poi viene il bello".

In quali punti della città saranno maggiormente concentrati i musicisti?

"Spostiamo il baricentro verso il Castello e l’asse Giovecca-Cavour, dove ci saranno parcheggi straordinari: sono strade grandi e noi abbiamo bisogno di spazio. Poi ci sarà il DopoFestival al Parco Massari: sarà un luogo di deflusso dal centro storico. Anche al Massari ci sarà musica dal vivo, con gruppi emergenti e Buskers che suoneranno su un palco più intimo"

E ci sono previsioni riguardo all’affluenza di pubblico?

"Nel pre-Covid, siamo arrivati a toccare 100mila presenze giornaliere. Ci aspettiamo di fare numeri simili, anche se sento più voglia di tornare in piazza".

È uscita la notizia di Omar Pedrini…

"Verrà come ospite domenica, per la chiusura. Ad aprire il festival, invece, il 24, ci saranno i Rio. Ma in mezzo potrebbe esserci qualche altra sorpresa".