Estorsioni sessuali e adescamenti online ai danni di minori: decine di casi a Ferrara

I dati dell’attività del 2023 della polizia postale. Si abbassa l’età media, spesso le vittime hanno meno di quattordici anni. Massima allerta sui ricatti per ottenere denaro, foto e video hard

Agenti della polizia postale al lavoro (foto di repertorio)

Agenti della polizia postale al lavoro (foto di repertorio)

Ferrara, 12 febbraio 2024 – Le insidie del web si moltiplicano e con loro i reati commessi in rete, soprattutto ai danni di minori. Un’accelerazione ulteriormente incrementata dalla pandemia. Per comprendere quanti e quali pericoli si celino tra le pieghe di internet e dei social, basta esaminare i dati resi noti dalla polizia postale nell’ambito del ‘Safer internet day’. A livello nazionale, nel corso del 2023 si sono registrate 3.444 denunce per forme di aggressione online a danno di minorenni. I tipi di abuso più diffusi sono l’adescamento e la cosiddetta ‘sextortion’, una estorsione portata avanti con l’utilizzo di immagini hard ottenute con l’inganno. Sempre a livello nazionale, l’anno scorso si sono registrati 353 casi di adescamento online. Stringendo il focus su Ferrara, i casi denunciati alla polizia postale sono stati dieci (le vittime sono otto femmine e due maschi). La fascia di età più colpita è quella che va fino ai 13 anni. Per quanto riguarda invece la sextortion, sul territorio estense si sono registrati 26 casi (24 vittime sono maschi e due le femmine). Si tratta di un fenomeno in preoccupante crescita che, come spiega la polizia postale, "investe centinaia di adolescenti, soprattutto maschi di età compresa tra i 14 e i 17 anni, trasformando l’esplorazione sessuale tipica della fase adolescenziale in un incubo fatto di ricatti e somme di denaro estorte sotto minaccia".

Ma come funziona la sextortion? Il meccanismo è tanto semplice quanto insidioso. La vittima viene avvicinata sui social da profili di apparenti coetanee che, con l’inganno, inducono i ragazzi a compiere atti sessuali in webcam o a inviare foto intime. A quel punto, la persona che si cela dietro al profilo fa scattare la propria trappola, minacciando di diffondere quel materiale a tutti i contatti se la vittima non acconsente alle sue richieste (che possono essere di denaro o di altri immagini hard). A rendere ancora più preoccupante il fenomeno è l’abbassarsi della fascia di età delle persone che finiscono nella rete dei malviventi. La Postale sta infatti registrando sempre più vittime di età compresa tra i 10 e i 13 anni, cioè in una fase particolarmente delicata e fragile della vita.

A ulteriore conferma di questo trend c’è un’attività portata a termine pochi giorni fa dalla stessa polizia postale. Il compartimento di Bologna (competente anche per il territorio ferrarese) ha arrestato attraverso un mandato di cattura europeo un adescatore seriale che si trovava in Islanda. L’uomo, spacciandosi sui social per un adolescente, aveva adescato decine di ragazzine in tutta Italia convincendole a inviargli foto di nudo e ricattandole per averne altre. In alcuni casi le vittime avevano addirittura meno di 14 anni. Da qui la necessità di mantenere la guardia alta nei confronti di un fenomeno sempre più diffuso e difficile da contrastare nel mare magnum della rete.