"Flash mob per dire no all’impianto fanghi"

Stasera a Portomaggiore, Portoverrara e Bando si mobilita nuovamente il comitato contrario al progetto: "Nuocerà a traffico e ambiente"

"Flash mob per dire no all’impianto fanghi"

"Flash mob per dire no all’impianto fanghi"

Questa sera scende in campo il Coordinamento No Fanghi di Argenta-Ostellato-Portomaggiore, che ha organizzato per le 18 un flash mob in piazza Umberto I, che sarà ripetuto alle 18.45 a Portoverrara nella piazza centrale del paese che in via Bandissolo dovrebbe ospitare lo stabilimento di trasformazione dei fanghi di depurazione derivanti da rifiuti urbani in fertilizzante da spandere nei campi. Infine i manifestanti faranno tappa a Bando, nell’Argentano, alle 19.30 davanti alla sede civica e all’ufficio postale. Sono state inviate comunicazioni ai sindaci dei tre Comuni dell’Unione Valli e Delizie, non ai partiti, perché è una manifestazione civica, come il flash mob precedente, a Portoverrara, che si svolse davanti all’edificio che sarà trasformato in stabilimento dell’azienda bolognese, che ha già investito un milione di euro, tra acquisto dell’edificio e del progetto.

"E’ il primo flash mob organizzato dal Coordinamento No fanghi – spiega il portavoce Giovanni Tavassi – necessario per aggiornare la situazione e tenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica. Entro il 20 agosto gli enti locali potevano inviare in Regione le osservazioni al progetto, fermo negli uffici in attesa dell’ottenimento del Via, valutazione di impatto ambientale. Gli enti locali non hanno inviato alcuna osservazione, si sono limitati a rispondere alle integrazioni richieste dall’ente regionale. Nella manifestazione ribadiremo il nostro no al progetto, che va contro la salute pubblica, la viabilità urbana, l’ambiente e la salvaguardia della salute".

Nel frattempo prosegue la petizione, firme che si raccolgono nelle piazze di Argenta e Portomaggiore in occasione dei mercati settimanali. Il Comitato ha presentato il primo blocco di firme raccolte con la petizione cartacea e online, circa 800 quelle raccolte e consegnate in Regione, con l’obiettivo di superare le 1.200 a breve termine, che poi sono quelle che l’organizzazione civica e ambientale ha raccolto nel 2019, dopo la presentazione del vecchio progetto impianto fanghi di depurazioni e inviate agli enti preposti e per tre volte al ministero dell’Ambiente, "perché cambiavano i governi – sottolinea Tavassi – La nostra mobilitazione, con la cittadinanza al nostro fianco, continua anche durante il periodo estivo". E aggiunge: "Non è il momento di stare gli uni contro gli altri, ma tutti uniti per il principio comunitario di precauzione per la salvaguardia dell’ambiente, della salute pubblica dei cittadini, della viabilità e dei terreni agricoli".

Franco Vanini