Morto a 23 anni dopo la partita di calcetto: "Il suo sorriso spento per sempre"

Gabriele ricorda il fratello Antonio Salerno: "Abbiamo sempre condiviso tutto. Lui era l’unica persona che sapeva farmi gioire nei momenti di tristezza"

Antonio Salerno (il secondo in alto a sinistra) con una delle sue squadre

Antonio Salerno (il secondo in alto a sinistra) con una delle sue squadre

Ferrara, 16 settembre 2022 - "Mio fratello sapeva farmi gioire anche quando ero triste". A Barco ancora tanta incredulità e commozione per la scomparsa di Antonio Salerno, 23 anni deceduto per morte naturale, lunedì sera dopo una partita di calcio a 5 con gli amici al circolo Arci ‘Buontemponi’. Tra i tanti ricordi quello di Gabriele, il quale in un composto dolore parla del fratello gemello Antonio: "Abbiamo condiviso tutto, anche il calcio e la prima parte degli studi. Antonio amava viaggiare. Con lui sono stato nei luoghi d’origine dei nostri genitori, Calabria e Puglia e tanti altri". I due fratelli erano andati a scuola insieme in via Krasnodar, per poi trasferirsi con tutta la famiglia in via John Coltrane, quartiere residenziale di Barco. Iniziano le scuole medie a ‘Cosmè Tura’ di Barco, poi Antonio sceglierà la scuola superiore artistica del ‘Dosso Dossi’, mentre Gabriele il liceo ‘Roiti’. Antonio ha giocato a calcio nel ruolo di portiere per tanti anni a livello giovanile nel centro sportivo ‘Ugo Costa’ in area Krasnodar Ferrara, a Porotto alla X Martiri dove ha disputato anche il campionato juniores regionali.

Antonio Salerno muore a 23 anni stroncato da malore dopo una partita di calcetto

Nell’ultimo periodo, prima di ricominciare con l’università, faceva parte di una squadra di calcio a 5 ‘il Barca’. "La passione per lo sport ci ha sempre uniti - prosegue Gabriele –. Antonio era iscritto alla facoltà di architettura all’università di Ferrara, mentre io frequento scienze motorie. Aveva deciso di abbandonare il calcio agonistico e i campionati per dedicarsi allo studio. Inoltre, da quasi quattro anni lavorava alla pizzeria da asporto ‘La Pizzaccia’ in via XX Settembre, e riusciva, quindi, a far conciliare lavoro e studio. In virtù dei suoi orari si andava a giocare al calcetto il lunedì sera, perché era la sua serata libera. sul manto verde ci trovavamo con gli amici".

Gabriele poi sospira e racconta i momenti che hanno preceduto la tragedia: "Eravamo in campo e verso la fine della partitella, Antonio ci ha detto che accusava qualche dolore al petto, ma non sembrava nulla di grave. Terminata la partita ci siamo cambiati ed incamminati verso casa, quando alla fermata del bus, in via Indipendenza, Antonio è svenuto davanti a miei occhi. Un signore che ha assistito al fatto ha chiamato immediatamente l’ambulanza e poi è arrivata anche l’auto medica, ma purtroppo non c’è stato più nulla da fare. Un dolore enorme e non riesco ancora a credere quanto successo".

Chiusi nel proprio dolore i genitori di Antonio, insieme ai due fratelli Gabriele e Davide. Quest’ultimo, il più giovane di 16 anni, è rientrato nella giornata di giovedì dall’Inghilterra per l’ultimo saluto ad Antonio. I funerali, infatti, si terranno lunedì alle 15.30 alla chiesa ‘San Giovanni Battista’ di Pontelagoscuro. "Ci siamo incontrati con tutti gli amici – conclude Gabriele – al momento oltre al dolore non è stato ancora pensato nulla di particolare".