di Federico Di Bisceglie
E se la Ferrara-Mare fosse acquistata dai Comuni toccati. L’arteria stradale – sempre al centro di aspre polemiche per via dei lavori al manto, drammaticamente calendarizzati nel pieno della stagione estiva – è al centro dell’interesse dell’amministrazione ferrarese. L’idea sarebbe, da quanto emerge da palazzo Municipale, quella di costituire un consorzio di Comuni per acquisire l’infrastruttura attualmente di proprietà di Anas. La fase è ancora estremamente embrionale, ma senz’altro ci sarebbero almeno due benefici nel portare a termine questa operazione: la gestione diretta dei lavori di rifacimento dell’asfalto da parte delle amministrazioni locali e la possibilità di calendarizzarli in modo autonomo rispetto ad Anas. Il ‘regista’ di questa operazione sarebbe l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Maggi. "Ogni anno – ricorda – ci troviamo alle prese con i grossi disagi creati dall’inizio dei cantieri sulla superstrada Ferrara-Mare nel pieno della stagione balneare. Questo crea ingenti disagi in particolare agli operatori economici della costa, oltre a impedire una corretta fruizione dell’arteria da parte degli utenti. Per cui, stiamo ragionando di costituire un consorzio di Comuni attraverso il quale fare un’offerta ad Anas per acquisire l’intera strada fino ai Lidi".
Il consorzio, nell’idea dell’assessore, avrebbe Ferrara come capofila e coinvolgerebbe gli enti locali che insistono sulla ’super’. Ognuno dei quali potrebbe partecipare all’acquisto della strada proporzionalmente rispetto alle proprie capacità economiche. L’ipotesi non è stata ancora condivisa con gli altri sindaci, ma l’assessore ferrarese assicura che verrà fatto al più presto. Non solo. Maggi starebbe pensando a un’iniziativa pubblica – probabilmente tra qualche tempo – per esplicitare qualche dettaglio ulteriore dell’operazione. Ci sono dei ‘felici’ precedenti di acquisto di arterie viarie: la Brescia-Bergamo-Milano, su tutte. Peraltro è immaginabile che anche Anas sia ben disposta alla cessione della Ferrara-Mare: ormai più fonte di preoccupazioni che altro. Non si sa ancora l’importo di questa operazione ma, assicura Maggi, "verrà avviato uno studio di fattibilità per accertare l’entità dell’importo e la fattibilità del progetto".
Nel frattempo, c’è un altro importo – quello già effettivo e cospicuo – da tenere in considerazione. Ed è quello legato ai lavori pubblici che attualmente sono in corso in città o in fase di progettazione-affidamento. "Al momento – spiega Maggi – ci sono 143 appalti in corso, tra opere e progettazioni sul versante dei lavori pubblici. Il tutto, consta di qualcosa come duecento milioni di euro tra fondi del bilancio comunale, cofinanziamenti e finanziamenti europei del Pnrr". Riqualificazioni, manutenzioni, nuove costruzioni. In particolare su quest’ultimo segmento si concentra Maggi (nella triplice veste di assessore al Recovery, ai lavori pubblici e allo Sporto). "Soltanto per lo Sport – scandisce, rispondendo indirettamente anche a qualche attacco – la nostra amministrazione investe qualcosa come undici milioni di euro. Tra i diversi progetti, a farla da padrone c’è senz’altro la realizzazione del nuovo Palazzetto in via Foro Boario".