MARIO BOVENZI
Cronaca

“Il Po, inferno di detriti”: motonavi da crociera bloccate ormai da giorni nel muro d’acqua

Livello troppo alto sotto i ponti, il capitano e vicepresidente Assonautica: “Fermi sul Canalbianco, navigare con la piena è sempre un rischio”. Oggi in Sala Estense gli esperti si confrontano sulle sfide del territorio

La nave da crociera Mery la bella vita è ferma da alcuni giorni sul Canalbianco. A destra, Rudy Toninato, 56 anni, al timone

La nave da crociera Mery la bella vita è ferma da alcuni giorni sul Canalbianco. A destra, Rudy Toninato, 56 anni, al timone

Ferrara, 25 maggio 2024 – Fiume Po, un muro d’acqua che avanza nel Delta. Si sta assestando, colore giallo, il livello del grande fiume a Pontelagoscuro.

Verso il mare i valori sono prossimi alla seconda soglia di criticità (colore arancione) all’altezza di Ariano, sul Po di Goro. Il personale Aipo è impegnato nel Delta, in coordinamento con la Protezione civile. La piena ha invaso le aree golenali. “Si raccomanda – l’appello di Aipo – prudenza in prossimità del fiume e durante la navigazione”. Fiume, mare, clima e territorio al centro dell’incontro oggi, alle 10, nella sala Estense. L’iniziativa è promossa dal Rotary estense (sette club) coordinata dall’assistente del governatore, l’imprenditrice Cinzia Ori. L’evento sarà moderato da Cristiano Bendin responsabile de Il Resto del Carlino. In sala Davide Urban (direttore Confcommercio Ascom), Giuseppe Castaldelli ed Elena Tamburini del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione dell’ateneo, Anna Maria Quarzi (direttrice Istituto Storia contemporanea), Alessandro Bratti (segretario generale Autorità di bacino del Po), Stefano Calderoni e Mauro Monti (presidente e direttore del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara) e Davide Bellotti (presidente della Cna).

Rudy Toninato, 56 anni, ne aveva otto quando suo padre Mario gli fece fare il suo primo giro su una barca. E si chiama Mario – Tobia Mario – il figlio che segue la scia della famiglia, anche lui le mani strette attorno al timone, di legno, con i pomelli, un po’ come si vede nei film di navi e pirati, marinai e onde.

La nave bloccata

E’ cupo l’orizzonte in questi giorni. Dal mare al Po, dal Delta al grande fiume, la prua di Mery la bella vita – ammiraglia della flotta che ricorda un po’ quei battelli che navigano nelle acque fangose del Mississippi – annaspa nella corrente. A causa del livello alto dei fiumi non è possibile passare sotto alcuni ponti. Due navi da crociera, fortunatamente senza turisti, sono ferme da giorni sul Canalbianco. "Quando risali il Po ti trovi davanti un inferno di detriti e tronchi, scende verso il mare di tutto, di tutto. Bisogna prestare massima attenzione», dice lui che sotto i ponti di acqua ne ha vista passare tanta. Hanno cominciato a seguire rotte nel 1974, nel 1986 il battesimo della società Delta Tour, che adesso conta sette imbarcazioni, quando i motori girano al minimo dieci capitani, quando la stagione turistica decolla oltre venti. Al timone della flotta c’è lui, capitano e vice presidente di Assonautica navigazione acque interne Veneto ed Emilia. “Navigare quando c’è una piena è un’impresa – racconta –, procedi lentamente contro un muro d’acqua, devi tenere gli occhi puntati oltre la prua. I motori che ansimano, il carburante che se ne va come acqua nella sabbia. I rischi, che non sono pochi. Ci viene incontro una montagna di detriti, rami, tronchi, di tutto. La paura? La paura deve essere una compagna di viaggio, per navigare sul grande fiume devi averla sempre, solo così fai le scelte giuste, trovi la rotta. Con la paura e con il confronto, se hai dubbi ne parli con chi ha più esperienza di te, si valuta insieme”. L’altro giorno in mare c’erano onde di tre metri, poi scese a due. Nero come pece. Navigare nel Canalbianco, con il volume d’acqua salito fino ad oscurare la luce dei ponti, un azzardo. “Quando non riesci a passare, allora cambi rotta, punti sul fiume Po. Sei costretto, anche se c’è la piena. Siamo passati sotto alcuni ponti per un soffio, solo abbassando tutte le paratie. A passo d’uomo, quando c’è uno corridoio così stretto in genere procedo in retromarcia, hai un maggior controllo, riesci a tenere meglio la guida della nave”.

Nubi come inchiostro, acqua giù a torrenti. "Ci sono i pontili dove attracchiamo tutti sommersi, sott’acqua. A Taglio di Po, nel Veneto, e a Ro Ferrarese”. Gli attracchi per le imbarcazioni di Delta Tour sono a Porto Viro, in provincia di Rovigo, la sede legale è a Padova. Scherza un po’ Rudy Toninato, il sorriso che ricalca un po’ il capitano di qualche serie tv, di chi il mare e il fiume conosce come le sue tasche. “Padova non è proprio una città di marinai, di navigatori”, dice. Poi si fa di nuovo serio. «Mio padre ci ha lasciati, io ho preso il testimone, la sua eredità», dice lui che in questi anni quella flotta ha allargato. Oltre a Delta Tour è socio nella società di Mantova Navi Andes. «E’ stata una settimana difficile – afferma ancora –, viene giù il finimondo lungo il Po. In quel finimondo devi navigare, con umiltà. Chi è arrogante, chi pensa di andare avanti da solo, quelli del ‘faccio tutto io’ sul fiume fanno poca strada».