MARIO BOVENZI
Cronaca

Statale 16 con protesta: “Una follia, il cavalcavia sopra la mia casa”

Variante di 8 chilometri fino a Ponte Bastia, dopo l’esposto un altro residente punta il dito: “Ho scoperto che la struttura sorgerà a dieci metri dall’abitazione, avrò un muro davanti”

Roberto Ferlini: sulla sua casa passerà un ponte della nuova statale 16

Roberto Ferlini: sulla sua casa passerà un ponte della nuova statale 16

Ferrara, 25 febbraio 2024 – Magari non proprio sulla testa, certo non molto lontano dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Era, quella di Roberto Ferlini, una bella casa in campagna. In via Correggiolo Colombarina (Argenta), le finestre che si aprivano, oltre il cancello e la recinzione, su terreni, argini, qualche boschetto.

Era, appunto. Scorrendo il tracciato del nuovo tratto della statale 16 – otto chilometri che attraverseranno i territori di Argenta ed Alfonsine fino a riconnettersi sulla statale 16 in prossimità dell’abitato di Lavezzola, comune di Conselice – ha scoperto che il cavalcavia passerà a nemmeno dieci metri dalla sua abitazione. Oltre la porta, un muro. Il bastione che servirà per realizzare l’opera.

Una doppia sorpresa per Ferlini, 48 anni, progettista meccanico in un’azienda. "Ormai anni fa – racconta – mi era arrivata via pec la lettera che mi avvisava della procedura d’esproprio. In base a quel progetto, il tracciato sarebbe passato in un angolo del mio cortile. Poca roba, mi avrebbero tolto qualche metro. E avrei avuto, anche se chiaramente non elevato, un risarcimento".

Dopo quella lettera cala il silenzio, in posta non arriva più alcuna comunicazione di Anas. Non ci pensa più, fino all’altro giorno. "Ormai non si parla d’altro da queste parti, faccio parte anche del comitato della nuova statale 16 – riprende –, gli altri proprietari avevano ricevuto le nuove comunicazioni, a me ancora niente. Sono stati loro a spiegarmi perché. Non facevo più parte dei cento residenti che verranno espropriati di case e terreni. Il tracciato infatti mi passa sopra, un enorme cavalcavia che sarà una delle opere maggiori di tutta l’infrastruttura". E’ una bella casa, gialla, di mattoncini. Davanti verrà realizzato il muro di contenimento. "Non fanno un terrapieno, ma un vero e proprio muro. Qui è tutta campagna, a perdita d’occhio e me lo fanno proprio davanti a casa. Possibile che non ci sia un altro luogo dove far passare il percorso, dove realizzare quel gigante di cemento?". Ferlini abita lì da generazioni, la casa era del nonno, un salto nel passato che porta al 1965. E’ allarmato.

"Non sono contrario alla realizzazione di questa strada, un’occasione per smaltire il traffico. E’ il progresso che avanza, benissimo. Ma non così, non con questi criteri. Ritengo che sia pericoloso, molto pericoloso fare un cavalcavia ad una distanza così ridotta. In pratica sarà come averlo sulla testa, con le auto e i camion che passano lassù. Se si verifica un incidente, la mia casa è rischio".

Ferlini fa appello alle memoria. "Avevo 19 anni – ricorda – quando si cominciò a parlare di nuova statale 16. Anche allora incontri, discussioni. Facemmo presente che c’era una fascia dove far passare la striscia di cemento senza abitazioni, l’impatto sul territorio sarebbe stato bassissimo. Non ne volevano sentir parlare, il piano era quello e quello sarebbe stato realizzato. Sta succedendo di nuovo".