Caro acqua, Ferrara tra le tariffe più alte in Italia. Hera: “Potabilizzazione molto onerosa”

Secondo Altroconsumo in provincia si spendono 566 euro all’anno. Più fortunate Bologna e Modena. La media italiana è di 466 euro. Il gestore: "In altre realtà la risorsa idrica richiede minori trattamenti"

Caro acqua: tariffe alte a Ferrara

Caro acqua: tariffe alte a Ferrara

Ferrara, 6 gennaio 2024 – Cara acqua quanto mi costi. L’appellativo di ’oro blu’ che negli anni si è guadagnata la risorsa idrica potabile che sgorga dai nostri rubinetti è quantomai appropriato. Un bene di primissima necessità che sta assumendo i contorni di un bene di lusso. Non in tutta Italia è così, ma in Emilia Romagna di sicuro sì e in provincia di Ferrara in particolare. Responsabile suo malgrado il Grande Fiume.

Venendo ai numeri, secondo un’inchiesta di Altroconsumo sugli ultimi due anni, la tariffa media nazionale per una famiglia di tre persone, che consuma 182 metri cubi all’anno è di 466 euro. Quasi tutte le nove province della regione, fatta eccezione per Bologna e Modena, superano questa cifra. In provincia di Ferrara si registra uno degli importi più alti, 566 euro, secondo in regione solo a Rimini che detiene il record negativo di 585 euro. Se andiamo a prendere le più ’virtuose’ in Emilia Romagna troviamo Bologna al primo posto con 333 euro, seguita da Modena 398.

Il dato di Ferrara, secondo peggiore in regione, pone la provincia estense tra le tariffe più care in Italia (tra le ultime venti posizioni nel Belpaese). Ci sono alcuni dettagli, però, da tenere in considerazione per valutare appieno la situazione. In merito ai costi finali per gli utenti del servizio idrico, il Gruppo Hera fa sapere che i consumi medi reali di una famiglia di 3 persone nel 2022 a Ferrara sono stati pari a 131 metri cubi d’acqua, con una spesa annuale sui 377 euro, Altroconsumo prende in esame invece lo stesso nucleo familiare ma con un consumo di acqua superiore.

«E’ inoltre opportuno specificare che Ferrara – sottolineano da Hera – diversamente da altre città, necessita di investimenti rilevanti per i processi di potabilizzazione e distribuzione della risorsa idrica, che sono particolarmente evoluti per garantire una elevata qualità dell’acqua, nonostante la fonte di approvvigionamento primaria sia costituita dal fiume Po. Altre realtà, invece, dispongono di acqua di sorgente o acqua di falde sotterranee che richiedono trattamenti meno onerosi".

Non solo. "Inoltre ricordiamo altrettanti investimenti per la gestione delle reti di fognatura e degli impianti di depurazione delle acque reflue. Gli importanti investimenti che Hera sta portando avanti nel Ferrarese ormai da anni hanno prodotto risultati lusinghieri sul servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) a beneficio dei cittadini. Questo miglioramento è ben fotografato dal livello di eccellenza riconosciuto di recente da Arera con le delibere 476 e 477/23 di Qualità Tecnica che, in riferimento a tutti i macro indicatori valutati in relazione alla qualità del servizio offerto, pone il territorio ferrarese al terzo posto a livello nazionale nella fascia di eccellenza dei gestori del servizio idrico. Si ricorda che la rete ferrarese in gestione al Gruppo Hera è un complesso reticolo che si compone di oltre 2.500 chilometri di condutture, a cui si aggiungono 1.200 chilometri di reti fognarie, che serve circa 250 mila abitanti distribuiti in 11 comuni, tra cui il capoluogo".