Da Petagna a Sala, sguardo agli ex spallini in A

Il bomber delle ultime due stagioni ha segnato il suo primo gol col Napoli. Bene Fares con la Lazio, Bonifazi fatica a Udine

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di Mauro Malaguti

Come eravamo, appena un paio di mesi fa? C’è ancora parecchia Spal dell’anno scorso che è rimasta in serie A, ad attendere il ritorno dei biancazzurri sul palcoscenico dei palcoscenici. E per lo più, è una Spal che si sta segnalando e sta facendo parlare di sé, in questi primi turno di campionato.

L’ultima domenica è stata quella del primo gol in A con la maglia del Napoli per Andrea Petagna (foto Alive), bomber delle ultime due stagioni padane. A Benevento ha realizzato il gol della vittoria dopo averne sfiorato uno bellissimo in tuffo di testa nel match di Europa League di giovedì contro l’Az. Gattuso inizia a dargli fiducia venendone ricambiato. E il nipote d’arte appare pronto per cimenti più esaltanti di quelli per la salvezza.

L’altro che sta raccogliendo unanimi consensi è Reca, il polacco rientrato all’Atalanta e ora in prestito al Crotone. Non ha una carriera banale davanti, il terzino sinistro, con quella facilità di corsa e quel bel mancino che si ritrova. In poche partite è già un beniamino dei calabresi, e nel match di Cagliari ha scodellato il suo secondo assist in cinque partite. Deve migliorare la fase difensiva ma sul piano offensivo era arma acuminata abbastanza anche a Ferrara.

Buono anche l’avvio di Fares (foto piccola, Alive), che domenica ha inventato un assist in rovesciata per il 2-1 di Immobile al Bologna. Ma sull’algerino e sul sempre imprendibile Lazzari, splendido alla seconda partita in Nazionale, i dubbi erano pochi.

Difficile invece l’impatto di Bonifazi a Udine e di Sala a La Spezia. Kevin ha debuttato da subentrante nella sconfitta di Firenze dopo essere rimasto fuori nelle prime giornate, anche dalla panchina. Dopo aver rimediato il virus a Ferrara ha incontrato le sue difficoltà, e ora cercherà di recuperare il tempo perduto. Sala nel debutto in A dello Spezia è finito sui carboni ardenti per una prestazione dannosa, e ancora stenta a riscattarsi. Per come lo si è visto alla Spal, non è sorpresa.

A Firenze ha i suoi problemi anche Igor, che ha visto il campo appena una volta dopo le nove presenze (sei nell’undici iniziale) dell’anno passato. Il tempo gioca per lui, ma in viola la concorrenza è ampia e qualificata e il brasiliano ancora stenta a mettere fuori il capo con continuità.

Due titolari fissi e inamovibili, asset delle rispettive squadre, sono Kurtic a Parma e Schiattarella a Benevento, dove si sta facendo apprezzare anche Dabo. Nel Sannio si è riproposto in serie A anche Moncini, autore in B di quattro dei gol che hanno portato trionfalmente ai massimi livelli i giallorossi di Pippo Inzaghi. Fin qui ha disputato tre partite da titolare venendo sempre sostituito e non trovando ancora il battesimo della rete in una categoria che lo ha fin qui respinto. Ma la strada è ancora lunga e il Benevento è in gran salute, quindi il tempo per prendere confidenza e lasciare un segno anche nel massimo campionato davanti Gabriele ce l’ha.

Ancora al palo in fatto di presenze Cerri a Cagliari e Letica, rientrato in Italia da Bruges per fare il vice alla Sampdoria, nonché lo svincolato Felipe.

In B, dell’ultima Spal sono scesi solo due svincolati: il bravo soldato Cionek sarà prossimo avversario della Spal domenica, con la maglia della Reggina, mentre Valdifiori stenta di più a farsi per ora apprezzare nel Pescara.

Fatica anche il Toro di Vagnati. Semplici, infine. Resta in attesa: lo volevano a Udine, e se Gotti continua così si candiderà di nuovo in Friuli. Ieri il suo nome è stato associato anche al Monza, ma il tecnico per ora sta aspettando una A.