
Nelle chiese cittadine e in quelle dei quartieri sono decine le rappresentazioni di ogni foggia. E in alcuni casi le statuine, animate e curate nei minimi particolari, sono accompagnate da musiche e voci. .
Dalle opere artigianali più intime ai grandi allestimenti scenografici, sono tanti gli angoli della città che raccontano una storia unica. E così, nel cuore delle festività natalizie, Forlì si trasforma in un itinerario magico grazie ai suoi presepi, veri e propri capolavori d’arte e tradizione. In questo viaggio tra luci, colori e simboli, le visite alle rappresentazioni della Natività sono un’occasione per riscoprire la spiritualità del periodo, oltre che l’arte dei tanti presepai forlivesi. E fra una passeggiata in centro, profumo di caldarroste e di vin brulé, non può mancare la visita all’ormai tradizionale appuntamento della rassegna ‘Presepi Città di Forlì’, quelli che una volta erano i ‘Presepi nella Rocca’ e che sono stati allestiti nei locali del chiostro di San Mercuriale.
Una cinquantina le rappresentazioni visitabili fino al 6 gennaio (festivi 15-18.30, feriali 15-19.30), ma che superano i settanta se vengono considerati anche quelli del territorio, tutti realizzati e curati dai soci dell’associazione. Fra questi, ci sono quelli in Duomo, nello scalone del palazzo comunale, all’interno del Palazzo della Curia, all’interno di San Mercuriale e al parco di via Ribolle.
Rimanendo in centro, è decisamente scenografico e suggestivo il presepe allestito alla chiesa di Santa Maria della Visitazione, meglio conosciuta come chiesa del Suffragio. L’ingresso all’edificio è stato modificato e per accedere all’interno della chiesa ora sono utilizzabili solo gli ingressi laterali. Questo perché, nella porta centrale, è stato montato un enorme vetro, a protezione proprio del presepe, che è stato installato nella bussola d’ingresso. Passando davanti alla chiesa, all’incrocio fra piazza Saffi e corso della Repubblica, si può notare quindi il portone sempre aperto, con l’altare maggiore sempre visibile proprio attraverso il presepe.
Ci sono poi i presepi meccanici, forse i più scenografici di tutti. In questo sono maestri i Romiti, con quello allestito all’interno della Celletta dei Passeri, e quello di Vecchiazzano, all’interno della chiesa parrocchiale, con i loro presepi facenti parte della rassegna ‘La Strada dei Presepi 2024’. Ai Romiti (fino al 6 gennaio, feriali 15.30-18.30, festivi 10.30-12.30 e 15-19), le offerte raccolte dalla 32ª edizione del presepe saranno devolute a favore delle attività di ripristino della parrocchia, dopo l’alluvione del maggio 2023. La rappresentazione è composta da oltre 70 statue meccaniche di diverse dimensioni e da una serie di effetti speciali. A corredo dell’opera anche una voce fuori campo e musiche natalizie.
A Vecchiazzano il presepe è, come sempre, più di un semplice presepe: è una vera e propria catechesi, rappresentata da una quarantina di statue meccaniche, oltre 100 motori elettrici ed effetti speciali, il tutto unito dalla voce narrante dell’attrice forlivese Paola Contini. E il tema di quest’anno non poteva che essere il Giubileo, che è iniziato proprio lo scorso 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa. ‘Presepe del Giubileo: Pellegrini di Speranza’: è questo il titolo della rappresentazione, che trae spunto proprio dal nome dell’Anno Santo.
A Bussecchio, all’interno della chiesa di San Giuseppe Artigiano, il napoletano Salvatore Tizzano ha allestito un presepe animato che rispecchia la vera tradizione partenopea. Infine, a Roncadello è tornata, dopo ormai trent’anni, la tradizione del presepe vivente: la notte del 24, prima della messa della Vigilia di Natale, i ragazzi del catechismo e i catechisti hanno dato vita alla natività nel piazzale antistante la chiesa. Chiesa che, invece, contiene il tradizionale presepe parrocchiale, allestito dai ragazzi della parrocchia.