Allagamenti a Forlì, il Comune chiama il Var. Sonde e telecamere, svelate le immagini: "Le fogne sono pulite"

La mossa per replicare alle critiche. L’assessore Giuseppe Petetta: "Non ci sono corpi estranei o fango. Gli allagamenti dipendono solo dall’effetto imbuto: troppa acqua per poter essere smaltita all’istante"

Via Isonzo (ingrandendo, si legge la data del 9 ottobre); sotto, via Locchi (8 febbraio)

Via Isonzo (ingrandendo, si legge la data del 9 ottobre); sotto, via Locchi (8 febbraio)

Forlì, 28 maggio 2024 – "La colpa non è delle fogne". Ad asserirlo è l’assessore Giuseppe Petetta a poche ore dal nubifragio che sabato pomeriggio si è riversato su Forlì, provocando allagamenti in diverse zone della città, tornando ad accendere i riflettori sul problema della rete fognaria. Questa volta Petetta mostra prove video: dei fotogrammi tratti da alcune ispezioni con le sonde effettuate nel corso degli scorsi mesi in alcune zone della città. Come una sorta di ‘Var’, le immagini fornite agli arbitri di calcio, applicate però al maltempo.

"Più di 11 mila buchette e griglie, circa 40 mila pozzetti e oltre 280 km di fossi. Mappature puntuali con video ispezioni e periscopi": questo l’elenco di interventi che ha stilato Petetta dopo quelle che definisce "polemiche strumentali sollevate dalla sinistra e la ricerca forsennata di un colpevole". Oltre a questo, ci sono le "lavorazioni ordinarie e straordinarie alla rete stradale che hanno riguardato 65.100 buche e fessurazioni e 961 botole o caditoie sistemate e messe in sicurezza". Sono, secondo Petetta, "numeri che parlano da soli".

In particolare, quando si parla di videoispezioni si fa riferimento a piccole telecamere su quattro ruote che vengono calate nelle zone più sensibili della città, stressate da situazioni di fragilità, e che riprendono a 360 gradi lo stato di salute delle fogne e i lavaggi con sonde a idrogetto. Come prova visiva del lavoro effettuato, Petetta ha diffuso degli scatti (risalenti ai mesi scorsi) che mostrano la parte sotterranea in via Pelacano, via Isonzo, viale Bologna e via Locchi.

"Le immagini fanno vedere fogne pulite e sgombre da corpi estranei o fango – spiega Petetta –. Infatti, sabato hanno assorbito in tempi rapidissimi la straordinaria cascata d’acqua. La prova sta nel fatto che non si sono verificati lunghi ristagni e che l’acqua è defluita nel giro di pochissimo tempo". La ragione degli allagamenti, allora? "Il cosiddetto ‘effetto imbuto’ o ‘effetto collo di bottiglia’. Se si rovescia un catino d’acqua in un imbuto, questo non avrà mai la capacità di assorbire tutto il liquido all’istante, innescando un piccolo effetto esondazione".

L’assessore assicura che le operazioni di pulizia e monitoraggio vengono eseguite con grande frequenza, a rotazione in tutto il territorio e che "prima di ogni temporale o avvisaglia di forte maltempo, i nostri operatori compiono una pulizia approfondita di buchette e griglie". Anche se purtroppo "sabato vento e grandine hanno riempito i recettori di ramaglie e ghiaccio quasi subito". Petetta non rinuncia a una stoccata in pieno clima pre-elettorale: "Capisco che Rinaldini tutto questo non lo possa sapere. In questi mesi ha dato prova di inesperienza, denigrando e sminuendo la grande opera di prevenzione e manutenzione dei nostri dipendenti".