LUCA BERTACCINI
Cronaca

Lo scontro sul bilancio di previsione. Zattini: "Non mi sento come Erode"

Il sindaco risponde alle accuse del Pd di tagliare i servizi: "Non è vero. E non uccido nessuno..." .

Il sindaco risponde alle accuse del Pd di tagliare i servizi: "Non è vero. E non uccido nessuno..." .

Il sindaco risponde alle accuse del Pd di tagliare i servizi: "Non è vero. E non uccido nessuno..." .

"Non mi sento come re Erode che uccide bambini, vecchi e cittadini". Il sindaco di Gian Luca Zattini ha chiuso così, martedì sera, il lungo dibattito che ha caratterizzato in consiglio comunale l’approvazione a maggioranza del bilancio previsionale e degli atti collegati. Scherzando anche con l’assessore al bilancio Vittorio Cicognani, suo uomo dei conti anche quando era primo cittadino di Meldola: "In 16 anni non hai mai fatto bene, ma abbiamo sempre vinto le elezioni". Ce n’è per la minoranza, che "vuole solo il muro contro muro, l’antitesi della ricerca di collaborazione e dialogo". Si continuerà a lavorare per i progetti sull’Eridania e l’Hotel della città, "ma ora la priorità sono i cantieri Pnrr. Avanti così e per chi paventa crisi in giunta o consiglio saranno dolori per cinque anni. La maggioranza è granitica".

L’assessore Paola Casara ha ribadito che i servizi non verranno tagliati. "La prima rassicurazione che intendo rivolgere alla città è che tutti i servizi educativi, con priorità a quelli per l’infanzia, verranno assicurati e che le risorse verranno mantenute intatte. Quest’anno abbiamo creato 32 posti in più negli asili nidi, per un’offerta di 730 posti. Abbiamo poi investito 655mila euro di risorse comunali nei servizi extra scuola". Sul tema del centro, più volte dibattuto nel corso della seduta, è intervenuto il vicesindaco, Vincenzo Bongiorno. "Gli ultimi cinque anni sono stati molto complessi, ma questa Amministrazione ha lavorato bene e con una visione strategica di rilancio del cuore della città, con segnali concreti di supporto alla rete commerciale, come la sosta gratuita nel periodo natalizio. Archiviate alcune straordinarie emergenze, lavoreremo in maniera sinergica anche con gli altri assessorati per rendere il nostro centro sempre più attrattivo".

Come? Intervenendo su "residenzialità, valorizzazione del patrimonio storico e monumentale, quartieri e partecipazione dei cittadini". Il documento è stato votato anche dalla Lega (assente l’ex vicesindaco, Daniele Mezzacapo). "Siano almeno coerenti i consiglieri Pd – attaccano i consiglieri Albert Bentivogli e Marco Catalano –. Il Pd ci ha criticati sostenendo che eravamo poco lungimiranti a non averli accesi, oggi ci critica perché li abbiamo ascoltati. I dati importanti sono le tariffe comunali al minimo; l’aliquota e l’addizionale comunale al minimo e il debito pubblico residuo che passa da 85 milioni a 68 milioni. Meno tasse, meno tariffe, meno debito e tanti investimenti. Mi sembra che di più non si potesse fare".

A proposito di Pd, il consigliere Giulio Marabini ha dichiarato che anche durante la legislatura Drei (dem pure lui), si era lavorato "in ordinaria amministrazione", intendendo che si era fatto il minimo sindacale. Parole che l’ex sindaco ha equivocato, pensando che Marabini facesse riferimento al fatto che il Comune di Forlì si esercizio provvisorio di bilancio, cioè che non ha votato il documento entro il 31 dicembre 2024. Con un intervento inviato al Carlino, Drei ha precisato che fu lui a ristabilire, dal 22 dicembre 2017, "con il via libera al Bilancio 2018 e poi anche in quello successivo del 2019, l’approvazione dei documenti di programmazione finanziaria secondo la scadenza ordinaria (cioè al 31/12 dell’anno precedente), cosa che non avveniva da oltre un decennio (2006)", rimettendo in ordine i conti, così da consentire a chi venne dopo di lui (il sindaco Zattini e la sua amministrazione), di beneficiare di un tesoretto. Marabini, lo ribadiamo, intendeva altro.