ALESSANDRO RONDONI
Cronaca

Don Severi, festa in alta quota. Davanti alla Madonna del Fuoco messa ricordando l’infortunio

Il parroco di Santa Rita, Ronco e Villa Selva ha celebrato i suoi 80 anni in Val di Fassa dove nel 1978 pose un traliccio con la Patrona e vicino a dove nel 2012 cadde in un dirupo.

Il parroco di Santa Rita, Ronco e Villa Selva ha celebrato i suoi 80 anni in Val di Fassa dove nel 1978 pose un traliccio con la Patrona e vicino a dove nel 2012 cadde in un dirupo.

Il parroco di Santa Rita, Ronco e Villa Selva ha celebrato i suoi 80 anni in Val di Fassa dove nel 1978 pose un traliccio con la Patrona e vicino a dove nel 2012 cadde in un dirupo.

Una festa di compleanno decisamente originale per don Giovanni Severi, parroco dell’unità pastorale di Santa Rita, Ronco e Selva, che ha voluto festeggiare i suoi 80 anni recandosi con una sessantina di amici sulle Dolomiti in Val di Fassa. Qui è salito a Cima 11, una vetta a lui particolarmente cara perché proprio lì, nel 1978, insieme a parrocchiani e compagni di strada aveva curato la posa di un traliccio in ferro battuto con l’immagine della Madonna del Fuoco.

Davanti a quell’immagine il sacerdote, che ha compiuto gli anni il 14 maggio scorso, ha celebrato la messa recitando anche la preghiera, da lui composta, alla Patrona di Forlì per ringraziare degli ottant’anni di vita e della protezione ricevuta in occasione dell’incidente di 13 anni fa quando, su un sentiero della Roda di Vael, perse l’equilibrio precipitando lungo la scarpata.

"Maria, Madonna del Fuoco – così recita il testo della preghiera –, dal silenzio di questa cima veglia sugli abitanti della valle e su coloro che vengono a godere delle sue bellezze. Tu che scruti le profondità dei cuori, guarda le nostre speranze, le delusioni, gli affetti, sostieni la nostra ricerca, fa rifiorire in noi la fede. Grazie, Maria, perché quel 22 agosto 2012 prontamente la tua mano benevola su di me stendesti. Ed ora che, riconoscente, ai tuoi piedi, gli ottanta sto celebrando, aiutami ad essere sempre certo della Tua premura di Madre".

Raccontando questa particolare esperienza, don Severi, da sempre grande amante della montagna, spiega: "Salire su quella cima in occasione del festeggiamento del mio compleanno era un sogno che coltivavo da tanto tempo e ora si è realizzato assieme a tanti che lo hanno condiviso, parrocchiani, amici forlivesi e altri venuti anche da lontano. La montagna fa parte di me sin dalla mia nascita e ha creato con tante persone legami di comunione e amicizie che durano nel tempo".

Fra i presenti a Cima 11, nella celebrazione tenuta a fine giugno, pure un parrocchiano, Mirko Samorì, che a nome di tutti ha letto un saluto dedicato a don Giovanni, nel quale, fra l’altro, afferma: "Come la montagna su cui siamo e quella poco più il là dove sei caduto 13 anni fa, la tua presenza è discreta, ma tangibile, il tuo esempio è concreto e delicato, e la fede salda. Da buon montanaro quale sei, sai trasmettere a tutti noi quanto possa aiutare una fede adulta, coltivata e curata quotidianamente, ad affrontare la vita".

Don Giovanni, nato a Montevecchio di Civitella di Romagna nel 1945, è stato ordinato sacerdote nel 1972. Ha svolto il ministero come cappellano alla Pianta con mons. Guido Sansavini, succedendogli come parroco nel 1978. Nel 1997 fu nominato parroco di Santa Maria Lauretana di Bussecchio e, nel 2011, di Santa Rita, Ronco e Villa Selva, comunità conosciute per le attività educative proposte fra cui il centro estivo e il ‘Carnevale dell’Aeroporto’, che coinvolge ogni anno migliaia di persone.