MARCO BILANCIONI
Cronaca

Maltempo in arrivo, torna la grande paura: distribuiti sacchetti di sabbia a Forlì

L’assessore Petetta: "Capisco la preoccupazione, è retaggio di ciò che abbiamo vissuto Abbiamo pulito fogne e fossi: anche in caso di intense precipitazioni, gli allagamenti durerebbero poco"

Un volontario della Protezione Civile alle prese con i sacchetti di sabbia: tra venerdì e ieri ne sono stati distribuiti mille, in tutto 400 quintali.

Un volontario della Protezione Civile alle prese con i sacchetti di sabbia: tra venerdì e ieri ne sono stati distribuiti mille, in tutto 400 quintali.

Forlì, 27 agosto 2023 – Le piogge previste per i prossimi giorni hanno sollevato il timore di nuovi allagamenti, soprattutto nei quartieri che già sono andati sott’acqua il 16 maggio oppure a inizio giugno, quando alcuni temporali misero a dura prova il sistema fognario.

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Tra venerdì e ieri sono stati distribuiti circa mille sacchetti di sabbia (per un totale di circa 400 quintali), gli ultimi ieri mattina a Durazzanino, dopo analoghe richieste ai Romiti e San Benedetto (ritirati in via Autoparco e in via Carso).

Alcuni sacchetti portati dalla Protezione civile si sono rivelati deteriorati. Motivo? Erano stati preparati diverse settimane fa. L’episodio conferma che le richieste attuali – forse inattese – hanno svuotato le scorte disponibili.

Ad ogni modo, già oggi si dovrebbero riempire nuovi sacchi, pronti per eventuali ulteriori necessità.

Giuseppe Petetta, assessore del Comune di Forlì, nei prossimi giorni dobbiamo aspettarci nuovi allagamenti?

(sospira) "A oggi, non c’è rischio di esondazione dei fiumi. Abbiamo ripulito fogne e fossi e anche le bocchette lungo i viali alberati, dove cadono talvolta gli aghi dei pini: lo facciamo sempre nei giorni che precedono la pioggia".

Pioggia o qualcosa di più, come una bomba d’acqua?

"Non la chiamerei bomba d’acqua, spesso questo termine è utilizzato impropriamente per dei temporali. In ogni caso, non sarà un evento atmosferico isolato a riempire i nostri fiumi. Faccio notare che l’alluvione del 16 maggio è dipesa anche dalla pioggia dei giorni precedenti".

Se la situazione è questa, perché si distribuiscono i sacchetti di sabbia?

"È stata una richiesta dei cittadini, comunicataci dai quartieri. Prima ai Romiti, poi San Benedetto e Durazzanino".

Giudica immotivata la richiesta dei sacchetti?

"La richiesta è un retaggio della situazione che abbiamo vissuto. La prevenzione va bene. Anche se, ripeto, a oggi non ci sono rischi".

Lei esclude che qualche casa o garage o cantina possa allargarsi nei prossimi giorni?

"Facciamo il quadro della situazione: non abbiamo segnalazioni di fogne otturate. E abbiamo risagomato 140 chilometri di fossi su 160".

Il quartiere San Benedetto vi ha detto: venite a vedere il canale di Ravaldino.

"È vero, è vero: per quanto riguarda il canale di Ravaldino interverremo nei prossimi giorni. Apro una parentesi: il problema del canale è a monte, da quando il Rabbi, proprio dopo l’alluvione, ha cambiato il suo corso all’altezza di San Lorenzo in Noceto e non alimenta più il canale. Di conseguenza, non possiamo più regolarne il flusso azionando la chiusa".

State intervenendo per questo?

"Dovrà farlo la Regione. E sarà un lavoro complesso".

Diceva che avete pulito i fossi.

"Non è esatto: li abbiamo risagomati. Significa passare con una benna, eliminando erbacce, rifiuti, detriti. Anche in tratti di competenza dei privati".

Recentemente, il sindaco ha detto che il 99% delle fogne è a posto. Conferma?

"Sì. Quell’1% è nell’ipotesi che qualche privato abbia buttato del fango nei pozzetti dopo il nostro intervento di pulizia. Ma, anche in questo caso, sarebbe un problema isolato".

Escluderebbe al 99% anche gli allagamenti?

"Lei provi a rovesciare una catinella d’acqua in una bottiglia: a un certo punto ‘svalla’, per usare un termine dialettale, e non è colpa dell’imbuto. Cosa voglio dire? Può succedere che la pioggia sia così intensa da non essere assorbita tutta insieme dalle fognature. Ma il fenomeno è temporaneo e destinato a svanire in qualche minuto".

Questo però poteva capitare, in caso di precipitazioni intense, anche prima.

"Si. L’episodio più recente è stato a Vecchiazzano e San Martino in Strada, in zone non alluvionate: dunque non è collegato al maltempo di maggio".

Lei esclude che esondino i fiumi. Giusto?

"Lo escludo. Anche se arrivasse una bomba d’acqua. I fiumi hanno una portata di 1.300 metri cubi al secondo: non si riempiono in un’ora e neanche in un giorno".

La gente consulta le previsioni su vari siti internet. Le vostre da dove vengono?

"Dalla Protezione Civile. Che in questi giorni ha diramato un’allerta piuttosto per il caldo... Certo, è prevista pioggia, ma al momento non c’è un allarme maltempo".

La gente comunque ha paura.

"La preoccupazione è soggettiva e la capisco".