Razzismo durante la partita Forlì-Victor San Marino: “Se c’era il duce non ti facevano giocare”. Due Daspo

Divieto di assistere alle partite per 5 anni. “Epiteti pesantissimi verso due giocatori sammarinesi di colore” in occasione del match del 14 aprile allo stadio Morgagni

I giocatori del San Marino presi di mira durante la partita

<p>I due giocatori di colore schierata dal Victor San Marino domenica 14 aprile</p>

Forlì, 15 maggio 2024 – Due tifosi del Forlì hanno preso di mira due giocatori di colore del Victor San Marino, in occasione della partita di domenica 14 aprile allo stadio Morgagni: l’episodio era stato riportato, l’indomani, sul Carlino, suscitando numerose reazioni.

 Ora arriva la decisione del questore Claudio Mastromattei che, dopo aver appurato l’accaduto, ha previsto il Daspo per i prossimi 5 anni. Ovvero, il divieto di prendere parte a manifestazioni sportive. Uno dei due è recidivo: analoghe manifestazioni di razzismo avvennero durante un Forlì-Spal risalente addirittura al 2005. Questo avrà anche l’obbligo di firma durante le partite, anche internazionali e perfino amichevoli. 

Sull’episodio hanno indagato la Digos e la Polizia Scientifica. Dell’episodio, pur in assenza di telecamere interne allo stadio, ci sono immagini e file audio. La Questura, in una nota, parla di “cori razzisti con epiteti pesantissimi e fortemente discriminatori”, in “maniera ripetuta”. Stando alle testimonianze appurate dalla polizia, i due tifosi avrebbero apostrofato ciascun giocatore come “culo nero”, concludendo che “se c’era il duce non ti facevano giocare”. Frasi che configurano, secondo la questura, un reato ai sensi dell’articolo 604 bis del codice penale. Ovvero, ciò che vieta “l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. La polizia parla infatti di “propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale e comunque di atti di discriminazione per motivi razziali o etnici”. Entrambi i tifosi sono “simpatizzanti di movimenti di estrema destra”. 

Il questore Claudio Mastromattei ringrazia i forlivesi per “il senso di responsabilità e lo spirito di grande collaborazione dimostrato: non solo hanno subito manifestato il loro dissenso già in occasione dell’incontro di calcio ma hanno poi collaborato con la Polizia di Stato per ricostruire i fatti e individuare i responsabili”. La società del Forlì Calcio aveva preso le distanze, l’indomani, dai due tifosi.