QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Il saluto romano riabilitato scuote Predappio: è polemica

Pareri contrapposti dopo la sentenza della Cassazione che lo ‘riabilita’: si attendono le prossime rievocazioni

Una celebrazione mussoliniana a Predappio. Rare le mani tese negli ultimi anni

Una celebrazione mussoliniana a Predappio. Rare le mani tese negli ultimi anni

Predappio (Forlì), 20 gennaio 2024 - La decisione della Corte di Cassazione, secondo la quale le mani tese per esprimere il saluto romano vanno punite solo se c’è la volontà di ricostituire il partito fascista, ma non durante una commemorazione, fa discutere ovunque; a livello nazionale, in Europa, ma pure, ovviamente, a Predappio e in Romagna. A esultare è Mirco Santarelli, faentino e responsabile degli Arditi di Ravenna e per molti anni anche delle tre sfilate annuali a Predappio per ricordare la nascita, la morte di Benito Mussolini, nonché la marcia su Roma: "Finalmente è stata fatta giustizia, perché l’articolo 21 della Costituzione sottolinea che il popolo italiano è libero di esprimere il proprio pensiero, mentre la legge Mancino, secondo la quale si puniva il saluto romano, è liberticida, espressione di alcuni giudici di sinistra".

Una celebrazione mussoliniana a Predappio. Rare le mani tese negli ultimi anni
Una celebrazione mussoliniana a Predappio. Rare le mani tese negli ultimi anni

Nel 2020 Santarelli era stato condannato dal tribunale di Forlì per aver fatto il saluto durante le sfilate di Predappio a 2 mesi di carcere e ad una multa di 1.080 euro, il sequestro delle armi e del porto d’armi. L’interessato ha fatto ricorso in appello. Fra il 2020 e il 2021 gli sono arrivate denunce per saluti romani a Ravenna, ma il giudice le ha archiviate. Però l’Anpi ha fatto ricorso, tanto che la risposta del giudice è attesa a giorni. Altra denuncia per Santarelli è arrivata nell’ottobre del 2022 per la sfilata della marcia su Roma sempre a Predappio, "per aver chiamato il ’Mussolini presente’, in base alla legge Mancino".

Santarelli resta in attesa della decisione del giudice. Le ultime manifestazioni a Predappio per la sfilate mussoliniane sono state ereditate e organizzate da Angela Di Marcello, braccio destro delle sorelle Orsola e Vittoria Mussolini, come responsabile anche della tomba del duce e dei volontari che la custodiscono. Orsola Mussolini è anche quella che al termine delle ultime edizioni delle sfilate ha salutato i partecipanti, invitandoli al termine a "portare la mano sul cuore, invece di fare i saluti romani", come del resto aveva iniziato a fare anche Santarelli nelle ultime edizioni sotto la sua responsabilità. Alla nostra richiesta di commentare la decisione della suprema Corte, Orsola Mussolini ha risposto: "Preferisco non fare alcun commento".

All’opposto è molto chiaro e deciso il parere di Miro Gori, presidente provinciale dell’Anpi di Forlì-Cesena: "Il saluto romano va vietato in assoluto, come credo avvenga in Germania. Chi lo vuol fare si esibisca solo in privato, in casa sua". Poi Gori aggiunge: "Per quanto riguarda la decisione della Cassazione non mi esprimo, perché vorrei prima leggere le motivazioni e gli atti, perché che cosa vuol dire che non è reato durante le commemorazioni? Sono comprese anche le commemorazioni di Mussolini? In ogni caso – conclude il presidente provinciale Anpi –, anche se la Cassazione, com’è plausibile che abbia fatto, ha interpretato le leggi Scelba e Mancino, insisterei a sostenere, per quel che conta, che il Parlamento farebbe bene a vietare i saluti romani una volta per tutte".

Giorgio Frassineti, per dieci anni sindaco Pd di Predappio, lancia una curiosa provocazione: "L’unica via possibile è considerare il saluto romano come atti osceni in luogo pubblico, derubricando la questione da politica a materia civile o di decoro pubblico, perché offende i sentimenti di milioni di italiani. A ogni braccio teso va inflitta una multa di 5mila euro. Così, dopo un po’, non lo fa più nessuno. Cioè: trattare il saluto romano come atti osceni in luogo pubblico. I negozi di souvenir? Come i sexy shop, con le vetrine oscurate". Secondo Frassineti, "se il Parlamento ascoltasse la mia proposta, potrebbe risolvere il problema in pochi mesi". E che cosa ne pensa l’attuale sindaco di Predappio, Roberto Canali? "In questi ultimi anni nelle sfilate di Predappio si era registrato un calo del fenomeno, anche in seguito alle denunce. Di sicuro – conclude Canali – era meglio vedere la mano portata al cuore che tesa in alto". E adesso resta l’attsa per vedere cosa accadrà nelel prossime rievocazioni.