ENNIO
Cronaca

Tre domande che i dem devono porsi

L'ex capo ufficio stampa del Comune di Forlì Ennio Gelosi solleva interrogativi sulla campagna elettorale del centrosinistra a Forlì, evidenziando criticità e discrepanze nei risultati e nelle dinamiche interne al partito.

Tre domande che i dem devono porsi

Gelosi *

Con tutto il rispetto e la simpatia per l’impegno profuso da Rinaldini in questa campagna elettorale, veramente encomiabile, credo che qualche domanda ci si possa porre: perché la coalizione di centrosinistra si ritiene soddisfatta? "Non abbiamo recriminazioni da fare", ha dichiarato la segretaria del Pd di Forlì. Eppure a Cesena la coalizione progressista ha superato il 65% dei consensi; a Lugo più del 55%. Veramente possono bastare la riconquista di Tredozio o il successo di Forlimpopoli? Calderoni, pur candidato in extremis, se la giocò al ballottaggio.

Seconda domanda: soltanto pochi mesi fa abbiamo appreso dai giornali che era stato chiesto sia all’ex onorevole Di Maio sia al medico prof Vicini di accettare l’incarico a nome del centrosinistra per contendere la poltrona di primo cittadino a Zattini. Dopo il loro rifiuto Rinaldini ha accettato – con spirito di servizio – di candidarsi per Pd e campo largo. Non stupisce l’appoggio che sia Di Maio sia Vicini hanno espresso, prima delle elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi, al sindaco Zattini?

Terza osservazione: visto il risultato la candidatura Rinaldini è stata la migliore? Io credo di sì. Credo sia stata la migliore... possibile. Possibile rispetto a un partito che fatica a trovare posizioni unitarie, che ha cambiato negli ultimi 12 anni 9 segretari nazionali: Nicola Zingaretti si dimise dicendo che si vergognava di non riuscire più a gestire le sue correnti. Elly Schlein ha fatto un buon lavoro ma molto resta ancora da fare per definire l’identità di questo Pd.

A Forlì, anche da un’analisi sommaria, si può notare come molti elettori che alle europee hanno votato per il centrosinistra alle amministrative hanno dato la loro preferenza al centrodestra. Sarò troppo ottimista ma mi sarei aspettato il contrario. Comunque un’evidente discrasìa che non può non essere oggetto di riflessione.

A meno che, fra 5 anni, non si voglia rivedere lo stesso film.

* ex capo ufficio stampa

del Comune di Forlì