OSCAR BANDINI
Cronaca

Val Bidente, la ripartenza scorre sul fiume

La stagione della balneazione fluviale è partita in ritardo, ma adesso è boom. Ecco i luoghi.

Val Bidente, la ripartenza scorre sul fiume

di Oscar Bandini

Il solleone picchia duro anche in Appennino e il fiume Bidente è diventato per residenti e turisti una valvola di sfogo contro l’afa. Infatti, anche se in netto ritardo rispetto agli altri anni, il Flumen Aquaeductus degli antichi romani torna a popolarsi degli amanti della balneazione fluviale che raggiungono le pozze o le gorghe più conosciute come quelle più appartate.

I tre rami principali delle Celle, di Corniolo-Ridracoli e di Pietrapazza riservano sorprese e ambienti naturali quasi incontaminati dove la purezza delle acque si mescola con la vegetazione e i paesaggi di sassi e rocce ricamati dal fluire delle acque, che scendono dalle falde dell’Appennino tosco-romagnolo.

Arrivano così, e non solo nei fine settimana, tanti appassionati da tutte le città romagnole, anche da Rimini, ma persinoda Bologna e Ferrara, in moto, auto e camper. Migliaia di appassionati del fiume che rifuggono il caos della costa romagnola, per godersi la frescura delle acque e dei boschi dell’alto Bidente.

In particolare la Valle di Pietrapazza riserva tanti angoli di vera naturalità en plein air partendo dalle pozze sotto la chiesa di Pietrapazza per poi scendere al Mulino delle Cortine, al Ponte del Faggio e, soprattutto a Cà Veroli, Mulino di Boghi, lo Zerbalino in direzione di Poggio alla Lastra e il Mulino di Culmolle.

A fianco della Bidentina tra Corniolo e Santa Sofia troviamo nel Bidente delle Celle la pozza della Casetta e nel ramo di Corniolo, i Greppi e a scendere i rinomati Zerbale, Piombrino e Cabelli. Grazie poi al percorso del parco fluviale che parte dalla piazza di Santa Sofia, in pochi minuti, si può arrivare alla Gorga delle Bisce, ai Bolzani, alla Brusatopa come alla Colonia e agli Assoni frequentati da famiglie, ragazzi e ragazze che vincono la calura tra bagni, giochi e merende.

All’appello non può mancare la citazione di un luogo molto bello nella valle del Borello, e cioè la cascata di Civorio in Comune di Civitella, sito scoperto da alcuni anni da un numero crescente di persone. Le avvertenze per godersi in tranquillità il fiume sono sempre quelle: fare attenzione ai tuffi perché il corso del fiume cambia continuamente; non arrampicarsi sulle rocce scoscese; non accendere fuochi; non inquinare le acque con shampoo e saponi; non danneggiare l’ambiente e, in particolare, non abbandonare rifiuti.

"Per noi il Bidente – commenta l’assessora al turismo di S. Sofia Ilaria Marianini – è l’anima del paese. Lungo il suo alveo e l’attrezzato parco fluviale si svolgono iniziative sportive, culturali e musicali per molti mesi. E non mancano punti per una ristorazione veloce come al Corniolo (Bel Posto), a Cabelli (Chiosco 46), alla Brusatopa (food truck della Fiaschetteria) e a Poggio alls Lastra (Chioschetto)".