STEFANO BENZONI
Politica

Bonaccini scalda il Pd: "L’Europa sia più simile alla nostra Emilia Romagna"

Il governatore, candidato a Strasburgo, ospite della Festa dell’Unità di Vecchiazzano. Riceve applausi e dà il suo sostegno a Graziano Rinaldini, in corsa per il municipio

Il governatore Stefano Bonaccini davanti alla platea della kermesse democratica (foto Frasca)

Il governatore Stefano Bonaccini davanti alla platea della kermesse democratica (foto Frasca)

Forlì, 5 maggio 2024 – Settanta minuti di accuse, riflessioni, ricordi e aneddoti, stimolato dalle domande di Agnese Pini, direttrice del Carlino e del Quotidiano Nazionale. Stefano Bonaccini prende applausi convinti dal popolo del Pd, alla ritrovata Festa dell’Unità di Vecchiazzano, dove oggi sarà invece protagonista la segretaria nazionale Elly Schlein.

Il presidente della regione Emilia-Romagna, in campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee (è capolista dei dem nella circoscrizione Nord-Est che comprende anche la nostra terra), ha affrontato diversi temi con il suo stile diretto: dai venti di guerra che soffiano in Europa, alle forti critiche alla Lega e al governo di Giorgia Meloni, passando attraverso le divisioni all’interno del Pd, il recente 25 aprile e il sostegno a Graziano Rinaldini, candidato sindaco della coalizione del centro sinistra alle elezioni amministrative cittadine dell’8 e 9 giugno.

Cinque anni fa l’avversario di Bonaccini era Matteo Salvini, oggi invece è il generale Vannacci: "Le sue uscite ci stanno rendendo facile la campagna elettorale. Dalle sue parole è chiaro che noi siamo una cosa opposta a loro con una idea della società del tutto diversa. Ha detto che Mussolini è stato uno statista? Beh dico che si deve vergognare".

Dopo dieci anni alla guida dell’Emilia-Romagna Bonaccini è diretto in Europa, un commiato non facile: "È stato un onore per me aver servito l’Emilia-Romagna perché ci sono gli emiliano-romagnoli che sono cittadini che fanno la differenza. In questi anni abbiamo dimostrato che non è vero che non funziona nulla e dico che se l’Europa, ma anche l’Italia, assomigliassero alla nostra regione sarebbe solo un bene". Sul conflitto russo-ucraino Bonaccini non esita: "Stiamo con Kiev e non con la Russia, ma l’Europa deve avere un peso per un’azione di mediazione politica. Ho avuto i brividi lungo la schiena quando ho visto i droni iraniani diretti verso Israele, basta una sola mossa sbagliata per farci precipitare dove non vorremmo mai tornare".

Bonaccini non è tenero con i 5 Stelle e con le divisioni all’interno del suo partito: "Chiaro che il Pd da solo non può vincere, ma è altrettanto chiaro che senza il Pd la destra non si può sconfiggere. Dove vuole andare Giuseppe Conte? La nostra gente non ne può più di tutte le divisioni e talvolta, più che per la forza degli altri, abbiamo perso per le nostre divisioni interne". E propone "un programma comune in vista delle prossime elezioni politiche. Uniamoci su quello che interessa ai cittadini come l’impoverimento della sanità pubblica".

Lanciata da ‘Bella Ciao’ e dai progetti esposti da Graziano Rinaldini, la serata con il presidente regionale non poteva non toccare il tema del 25 aprile: "La Meloni non è fascista e se glielo diciamo le regaliamo dei voti. Però credo ci sia il rischio di una torsione autoritaria nel paese, come fanno intravedere l’occupazione di luoghi di potere e l’ipotetica riforma del premierato che punterebbe a togliere poteri a una figura garante e stimata come il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non va bene".