Elezioni comunali a Forlì, la segretaria Pd: “Rinaldini sa parlare ai moderati, ci allargheremo ai civici”

Gessica Allegni: “Avevamo sondato anche Maria Giorgini e Claudio Vicini, ma Graziano è il nome migliore che potessimo fare. Coalizione ampia e coesa”

Gessica Allegni e, nel riquadro, Graziano Rinaldini candidato sindaco del centrosinistra

Gessica Allegni e, nel riquadro, Graziano Rinaldini candidato sindaco del centrosinistra

Forlì, 29 gennaio 2024 – Graziano Rinaldini sarà il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di Forlì. Il suo nome è stato indicato dal Partito Democratico e poi condiviso dagli alleati: Movimento 5 Stelle, Socialisti, Verdi, Sinistra italiana e lista civica Forlì e Co.

Gessica Allegni, segretaria territoriale dem, la coalizione è fatta o cercherete di allargarla ulteriormente?

"Sicuramente puntiamo ad allargare soprattutto a realtà civiche e a quelle persone, cittadini e cittadine, che chiedono una rappresentanza politica e non si riconoscono in un’amministrazione trainata dalla destra. Intanto abbiamo una coalizione ampia e coesa, cosa non facile a sinistra, con un programma politico condiviso da tutti".

Cercherete accordi anche con Italia Viva e Azione?

"Le future interlocuzioni saranno decise dalla coalizione e dal candidato. Per noi è fondamentale mantenere il patto politico che si fonda sul programma. Noi siamo disposti a confrontarci con tutte quelle forze che non hanno ancora deciso da che parte stare. Penso che Graziano sia più che capace di parlare anche al mondo moderato che non vuole farsi inglobare dalla destra radicale".

Nei giorni scorsi è stata fondata l’associazione Rinnova Forlì. Un possibile alleato?

"Ho letto quello che è uscito nei giornali. Non abbiamo ancora parlato con nessuno di loro".

All’interno ci sono rappresentanti anche del Comitato degli alluvionati: chiederete un incontro?

"Penso che le rappresentanze degli alluvionati debbano essere ascoltati a prescindere. Il tema dell’alluvione sarà uno dei principali nei prossimi mesi".

Alle prossime elezioni amministrative sarete alleati con il Movimento 5 Stelle: una novità rispetto alle consultazioni del 2014 e del 2019.

"Da quando si sono rinnovati anche i referenti nazionali dei due partiti si è iniziato a lavorare insieme, come per il salario minimo. Sul territorio è la stessa cosa. Penso che mai come questa volta ci sia la consapevolezza che è una scelta di campo: dobbiamo stare uniti perché ciò che ci tiene insieme è molto di più di ciò che ci divide".

Il nome di Graziano Rinaldini aleggiava già da alcuni mesi, così come quello della segretaria della Cgil, Maria Giorgini, e, ultimamente, anche quello del dottor Claudio Vicini. Quali possibilità ci sono state per Giorgini e Vicini?

"Sono tutte personalità di alto profilo che sono state sondate. Giorgini ha poi scelto di impegnarsi nella nuova segreteria provinciale del sindacato. Anche Vicini sarebbe stato un ottimo candidato, ma penso che Graziano sia la scelta migliore che potessimo fare".

Vi presentate con lo slogan ‘Osare più democrazia’, lo avete scritto nella nota con cui avete annunciato la candidatura di Rinaldini. Lo può spiegare?

"Non è proprio lo slogan della campagna elettorale. È un modo di operare che usiamo principalmente tra di noi, ascoltando le rappresentanze e che vorremmo fare anche con le varie parti della società civile, che in questi ultimi cinque anni sono state poco coinvolte e ancor meno ascoltate".

Deciso il candidato di Forlì, a quando quelli degli altri 10 comuni del Forlivese che andranno al voto a giugno?

"Nel giro di questa settimana, massimo 10 giorni, scioglieremo tutte le riserve".