"Capuzzimati confermato? Prenderà più soldi"

Fratelli d’Italia critica la conferma di Capuzzimati come direttore generale di Con.Ami, denunciando l'aumento esoso dello stipendio e il rischio di commissariamento da parte di Bologna. La questione solleva dubbi sull'uso delle risorse pubbliche e sulla neutralità politica dei manager pubblici locali.

Critiche da Fratelli d’Italia sulla recente conferma di Giacomo Capuzzimati a direttore generale di Con.Ami. "Nulla di personale contro di lui, ma che i sindaci corrano cinque mesi prima a rinnovarlo per tre anni e gli aumentano pure l’esoso stipendio di 110mila euro, con un premio annuo che può andare dagli 8mila ai 42mila, non ci sta", afferma il consigliere comunale Simone Carapia.

"Cosa avevano paura che qualcuno glielo portasse via? – domanda l’esponente di opposizione –. Innanzitutto mi pareva già corposo il compenso stabilito, e mi pare eccessivo avere inserito anche la parte variabile da 8mila a 42mila, perché alla fine è più facile che siano 42mila in più. Poi – prosegue Carapia citando il contenuto della delibera approvata prima dal Consiglio di amministrazione del Con.Ami e poi dall’assemblea dei sindaci-soci – l’avere elencato quello che un direttore generale di un Consorzio dovrebbe fare normalmente non mi pare sia una motivazione valida per dare un ulteriore bonus. Parliamo sempre di risorse pubbliche dei cittadini; e in questo periodo di sacrifici non è che così si elargiscono premi".

Sotto la lente del meloninano non finisce però solo la questione economica. Carapia ne fa anche una questione di rapporti con Bologna, dal momento che Capuzzimati è stato direttore generale della Città metropolitana e prima ancora del Comune emiliano.

"Con lui al Con.Ami e con Maccagnani (ex sindaco di Pieve di Cento, ndr) al Circondario siamo di fatto già commissariati da Bologna", assicura l’esponente di FdI. E conclude: "Chi governa il territorio non riesce a trovare dei manager pubblici locali possibilmente non apertamente schierati? Alla fine questa classe dirigente di sinistra che governa i Comuni è diretta tecnicamente e politicamente. E in più deve elargire premi con i danari dei cittadini".