
I rincari per i pendolari sono scattati da ormai più di un mese
È ripartita ieri mattina, dopo lo strappo delle scorse settimane e la parziale ricucitura di fine febbraio, la trattativa tra Giunta e sindacati relativa agli aumenti dei biglietti bus scattati lo scorso 1° marzo. L’obiettivo comune è quello di mitigare almeno in parte i rincari per gli utenti a fronte di un costo del servizio, quello per il trasporto pubblico urbano, cresciuto di 86mila euro per le casse municipali e che l’ente di piazza Matteotti ha già ammortizzato con 40mila euro di risorse proprie.
Tre, in questo momento, le proposte che Cgil, Cisl e Uil hanno portato sul tavolo della vicesindaca Elisa Spada (titolare della delega ai Trasporti) e dell’assessore al Bilancio, Pierangelo Raffini. La prima prevede di congelare le tariffe ante-rincari a quanti presentano un reddito Isee entro i 25mila euro. La seconda è relativa invece alla possibilità per gli over 65 di viaggiare gratis sui mezzi urbani. La terza, infine, non riguarda direttamente la questione tariffe, bensì l’istituzione di tre nuove corse bus da e per l’istituto di Montecatone. Le parti si rivedranno a breve ma, dopo settimane ad alta tensione, un’intesa anche parziale sulla base dei tre punti di cui sopra appare possibile.
Va ricordato che dal 1° marzo il biglietto ordinario di Tper è salito a Imola da 1,50 a 1,90 euro; il citypass da 14 a 16 euro; l’abbonamento mensile da 28 a 31 euro. Il costo dell’abbonamento annuale ordinario è invece sceso da 256 a 246 euro. Sempre per quanto riguarda l’abbonamento annuale, sono già state confermate le riduzioni per gli under 27 ed è stata ampliata anche agli over 65 la fascia delle agevolazioni oggi prevista solo per chi ha più di 70 anni. Invariata anche la possibilità di rimborso integrale per gli under 26 anni che non usufruiscono della gratuità ‘Salta su’ per studenti e la restituzione del 70% dell’importo per tutti gli altri residenti (fino a esaurimento fondi regionali).
Detto che nel frattempo sono scattati anche i rincari per gli extraurbani su base provinciale, la riapertura della trattativa tra Giunta e sindacati a oltre un mese di distanza dalla seduta del Consiglio comunale nella quale sono state approvate le nuove tariffe è stata criticata nei giorni scorsi da Fratelli d’Italia.
"Quando si è in difficoltà e si mettono le mani in tasca ai cittadini è sempre meglio fare passare tempo e la tempesta – era stata la lettura di Marta Evangelisti, capogruppo meloniana in Consiglio regionale –. Ed è questa la tecnica che utilizza spesso e volentieri chi governa sul Santerno. Alla faccia delle priorità per i cittadini e il territorio". Più in generale, "prendiamo atto, come anche ha sottolineato il nostro gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che a Imola si è subalterni all’amministrazione di Bologna e anche a quella di Tper – aveva sottolineato Evangelisti – e si mette così in secondo ordine la discussione democratica, che dovrebbe tenersi in un assise come il Consiglio comunale; ma anche le trattative con i sindacati. Per questo, unitamente al gruppo consiliare meloniano di piazza Matteotti, terremo monitorata questa grottesca vicenda".
La stessa Evangelisti ha anche interrogato la Giunta del presidente Michele de Pascale sul caso della possibile fuga di notizie relativa all’ammontare esatto degli adeguamenti tariffari anticipati ai rivenditori quando la discussione in Consiglio comunale era ancora in corso al pari della trattativa tra Giunta e sindacati. Tale scenario è stato però negato da Tper.