REDAZIONE IMOLA

Tonnellate di solidarietà L’impegno di No Sprechi

Dall’inizio dell’emergenza la onlus ha smistato quasi 90mila chili di materiale. La vicepresidente Felini: "Ringraziamo i volontari e le aziende per il sostegno".

Tonnellate di solidarietà L’impegno di No Sprechi

Un numero serve più di tante parole per dare un’idea della solidarietà verso gli alluvionati: 86. Sono state 86 – quintale più, quintale meno – le tonnellate di materiale transitato dall’emporio solidale di via Lambertini dall’inizio dell’emergenza alluvione. Lo fa sapere l’associazione No Sprechi, in prima linea dalle prime ore successive al disastro per raccogliere e consegnare alimenti e generi di prima necessità da distribuire alle famiglie e alle persone colpite dall’emergenza frane e allagamenti.

Una ‘straordinaria ordinarietà’ dove confluiscono aiuti da tutta Italia: dalla Sardegna a Torino, da Varese a Reggio Emilia... A rendere possibile tutto ciò è stato il grande contributo delle tantissime persone che in queste settimane si sono rese disponibili come volontari per dare un concreto aiuto a No Sprechi emporio solidale di via Lambertini 1p. "Non possiamo che ringraziare tutti, il loro aiuto è stato fondamentale e continua ad esserlo – sottolinea la vicepresidente di No Sprechi Odv, Fulvia Felini –. Oltre ai 40 volontari di No Sprechi, ogni giorno, mattina e pomeriggio, ci sono state almeno dieci persone che sono venute per dare una mano. Alcuni spontaneamente, altri inviati dal Comune tramite la mail messa a disposizione per raccogliere le adesioni. Sono stati fondamentali per catalogare, ordinare e distribuire generi alimentari e prodotti per l’igiene donati da tantissime persone. Mentre alcuni volontari amministrativi si sono dedicati alla gestione dei prodotti in entrata e in uscita".

"Vogliamo ringraziare anche tutte quelle persone, come camionisti e artigiani, che hanno messo a disposizione spontaneamente i loro mezzi e furgoni per le consegne – prosegue Felini –. Un aiuto necessario quando si devono portare aiuti in un territorio vastissimo come quello che abbiamo coperto, coordinati dalla Protezione Civile". Non solo il circondario imolese, ma anche i paesi della Bassa Romagna colpiti dall’alluvione come Sant’Agata sul Santerno. Senza dimenticare le numerose aziende del territorio che si sono prodigate in molti modi per aiutare: "Chi donando prodotti, chi fornendo gratuitamente bancali per il trasporto degli aiuti, ad esempio la Florim di Mordano, la TeaPak – prosegue Felini –. Sacmi, Imola Legno e Verde Oro hanno messo a disposizione capannoni e spazi per le donazioni, perché l’emporio era pieno. TeaPak, oltre allo spazio fornito, ha donato ai dipendenti una giornata retribuita da dedicare al volontariato e alle attività di solidarietà". Un ringraziamento a Drinnk che ha messo a disposizione il suo magazzino per lo stoccaggio dell’acqua e ai centri sociali La Tozzona e La Stalla che si sono resi disponibili sia a fare da raccolta alimenti che da magazzino.

m. p.