L’Andrea Costa va con Corcelli e Trentin

Entusiasmo e spettacolo al PalaRuggi: l’esperienza dei biancorossi stoppa una Virtus Imola in campo senza timori reverenziali

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Andrea Costa Imola

66

Virtus Imola

59

ANDREA COSTA : Restelli 15, Roli ne, Fazzi 6, Agostini 4, Barbieri ne, Ranuzzi 10, Corcelli 8, Marangoni ne, Spagnoli ne, Tognacci 7, Montanari 5, Trentin 11. All. Grandi.

VIRTUS : Mladenov 19, Galassi 8, Carta 1, Dalpozzo, Aglio 14, Morara 5, Magagnoli, Pellegrini 2, Soliani, Milovanovic 3, Alberti. All. Regazzi.

Arbitro: Alessi e Moratti.

Note: parziali 19-15; 32-37; 50-48. Tiri da due: Andrea Costa 2138; Virtus Imola 1527. Tiri da tre: 521; 531. Tiri liberi: 914; 1419. Rimbalzi: 37; 40. Spettatori: 1.350.

di Luca Monduzzi

Va all’Andrea Costa il derby di Supercoppa. Davanti a una bella cornice di pubblico, pur senza il pienone atteso per il campionato, l’esperienza dei biancorossi ha avuto la meglio su gialloneri dopo una battaglia che ha visto le squadre alternarsi al comando nel corso di 40’ intensi. In campo, come sugli spalti, dove le due tifoserie hanno fatto sentire il loro calore (in maggioranza i biancorossi), con al più qualche classico sfottò. I ragazzi di coach Grandi affronteranno ora Ozzano giovedì, sempre al PalaRuggi.

È di Mladenov il primo canestro di un derby che vede l’iniziale fiammata giallonera, avanti 0-5. L’Andrea Costa si sblocca sotto canestro e con il miglior Restelli sorpassa sul 6-5 al 3’, con il timeout di Regazzi che non sortisce effetti visto che l’Andrea Costa allunga a suon di triple fino al 12-5 guidata da un buon Montanari. I cambi smuovono un po’ l’inerzia con Morara e Aglio che rinforzano l’area dei gialloneri che grazie al capitano risalgono fino al 14-11, e stavolta è Grandi a parlarci sopra, con la Virtus che rientra in partita (17-15 al 9’) nel finale di quarto. Cambia la musica in avvio di secondo quarto con la Virtus che perde tre palloni e i biancorossi chiudono un 8-0 per il 25-15 al 11’. Regazzi sprona i suoi che aggrediscono di più e ricuciono fino al 25-22 al 14’. La sporadica tripla di Trentin non ferma la difesa di Mladenov che firma il pareggio, quindi Galassi riporta avanti la Virtus 28-30 al 17’. C’è anche un tecnico a coach Regazzi negli intensi minuti che precedono la sosta con la Virtus più in palla sui padroni di casa (terzo fallo di Trentin), con Soliani e Magagnoli sugli scudi.

Gli uomini di Grandi sembrano partire col piede giusto, ma Mladenov e Galassi sono sempre on fire e due triple del bulgaro sanciscono il primo vero strappo ospite sul 37-48 al 23’ contro un’Andrea Costa con poche idee in attacco e in difficoltà a rimbalzo. Corcelli e compagni provano a uscire dall’empasse stringendo qualcosa di più dietro e davanti la tripla del capitano ridà vigore ai suoi (42-48 al 27’).

Stavolta è la Virtus a perdere la bussola e per il resto ci pensa Fazzi a trascinare i biancorossi fino al 55-48 grazie alla tripla di Restelli che in avvio di ultimo quarto vale il 55-48 al 32’. Gli attacchi calano vistosamente da entrambe le parti con la Virtus che senza Mladenov prova un ultimo recupero con Aglio. ma non rosicchia più del 61-56 al 38’, anche per le tante triple sbagliate. I biancorossi si affidano al solito Trentin e Tognacci. Lo sfondo di Mladenov nel finale e i liberi di Montanari chiudono il primo derby.