"Romagna, il nostro unico pensiero è la Final Six"

Il capitano Fabrizio Tassinari, figlio del coach Domenico, è concentrato: "Un obiettivo organizzato da tempo"

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"Il bilancio del campionato fino a questo momento è positivo anche se è mancato lo spunto per vincere almeno un incontro contro la capolista Cingoli. Alla fine sono stati solo tre i gol di scarto a loro favore". Il capitano della Pallamano Romagna, Fabrizio Tassinari, fa il punto della situazione durante la pausa del girone B della seconda categoria nazionale mentre alla palestra Cavina si è disputato nel fine settimana la Youth League, il campionato nazionale under 20.

"In tre anni abbiamo mosso i passi opportuni programmando bene per ottenere l’accesso alla Final Six e ci siamo riusciti. Ora le ultime tre partite ci servono come test match e poi disputeremo anche delle amichevoli a ridosso dell’impegno decisivo in cui giocheremo una sfida ogni giorno. Dovremo recuperare velocemente. Ci stiamo preparando per arrivare al massimo all’appuntamento a Chieti". Esaminando gli altri gironi, quello settentrionale e quello meridionale, Bicio esprime il suo pensiero: "Nella stagione scorsa, quando eravamo inseriti nel girone A, nessuna delle due formazioni qualificate è salita nella massima serie. E’ vero che il livello è più alto ma le prime della classe si sono rubate punti a vicenda perché le partite sono state tirate. Nel gruppo C il Fondi ha una tradizione importante e non è da sottovalutare. Noi siamo entrati nel torneo finale senza grosse pretese e speriamo anche nel fattore legato alla fortuna".

La brutta notizia ormai nota da qualche tempo è legata alla mancanza del terzino cecchino Alexandru Rotaru: "Per lui la stagione è finita. Ha subito la lussazione della clavicola e ora sta recuperando. Faremo quadrato anche per lui".

Da venerdì a domenica la palestra Cavina ha ospitato l’ultima fase eliminatoria della Youth League, il campionato nazionale under 20.

"Abbiamo – dice il centrale arancioblù – spinto per organizzare la manifestazione perché siamo reduci dall’appuntamento della nazionale in cui ci siamo distinti a livello organizzativo".

Mirko Melandri