Tognacci: "Andrea Costa, identità e grande difesa"

L’esterno analizza la situazione a dieci gioni dall’inizio del campionato "Dobbiamo correre e concedere il minore numero possibile di canestri facili"

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di Luca Monduzzi

I primi tratti dell’identità di questa nuova Andrea Costa cominciano a vedersi, parola di Federico Tognacci.

L’esterno classe 2000 è soddisfatto dopo le prime tre uscite di Supercoppa dei biancorossi, utili per mettere altri mattoncini nella costruzione della squadra imolese.

"Le mie impressioni sono positive in queste partite di precampionato che servono a noi e allo staff per avere indicazioni su ciò che va bene e su dove invece c’è da lavorare – dice Tognacci –. L’aspetto più importante su cui abbiamo spinto noi e il coach è stata quella di creare un’identità di squadra, al di là delle questioni tecnico tattiche che verranno avanti col tempo. Vogliamo essere una squadra intensa, che aggredisce in difesa, che provi a correre e soprattutto che conceda il minore numero possibile di canestri facili agli avversari, e questo credo che per larghi tratti delle ultime gare si sia visto".

La soddisfazione per la costruzione della squadra si accompagna a quella per l’ambiente di Imola, che in occasione del derby ha già impressionato diversi giocatori. "Avevo ricevuto referenze positive da chi aveva già giocato a Imola o conosceva coach Grandi e la prima impressione che ho avuto è quella di una società che ti mette nelle migliori condizioni per allenarti serenamente e sono contento della fiducia del coach. Jacopo Preti, con cui aveva giocato a San Vendemmiano, mi aveva parlato bene di Imola e in effetti è una città che vive di pallacanestro e ne abbiamo avuto la prova nel derby: non avevo mai avuto occasione di giocare in un palazzetto così".

Sanmarinese ma ancora senza nessuna presenza nella nazionale del Titano ("Sono nato a San Marino e mia madre è di lì, ma la mia origine è riminese; ne ho preso la cittadinanza a 18 anni e quest’estate poteva esserci la possibilità di giocarci ma mi dovevo laureare"), Tognacci può all’occorrenza coprire i ruoli dal play all’ala.

"È sempre stata una mia caratteristiche il potere giocare tutti i ruoli di esterno e per questo ringrazio il settore giovanile di Pesaro, dove mi hanno fatto imparare a fare il playmaker. Adesso è qualcosa che mi porto nel mio bagaglio e mi piace molto".

Tutte caratteristiche che possono fare comodo in un girone C alquanto difficile. "È sempre stato un girone tosto e quest’anno non è da meno, con tante squadre forti, penso ad esempio a Firenze con cui giocheremo la prima giornata – chiude Tognacci –. Ma più che un ostacolo dobbiamo vedere questo come una sfida, uno stimolo a confrontarci con le più forti. Possiamo dire la nostra e quindi non vedo l’ora di iniziare il campionato nel quale sono convinto che saremo all’altezza".

Dal campo. Settimana di allenamento regolare per i biancorossi che venerdì pomeriggio giocheranno poi un’amichevole a Faenza.